Terza media, oltre 560mila studenti alle prese con gli esami

Cronaca
Una scuola media a Genova (Ansa)
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I ragazzi devono svolgere tre prove più il colloquio orale. Il test Invalsi è stato anticipato a primavera e non incide sul voto finale. Intanto il Miur ha diffuso i dati dello scorso anno: ammessi all’esame il 98% degli alunni

Sono iniziati in molte scuole italiane gli esami di terza media: a differenza della maturità sono i singoli istituti a decidere le date per una prova che riguarda oltre 560.000 ragazzi per un totale di 27.270 classi. Molte quest'anno le novità per le studentesse e gli studenti: debutta infatti il nuovo esame, riformato secondo le indicazioni contenute in uno degli otto decreti attuativi della Legge sulla Buona Scuola. Tre prove, più il colloquio, e il test Invalsi anticipato a primavera.

L’Invalsi anticipato a primavera

Tre prove, più il colloquio: questo il percorso che dovranno affrontare candidati e candidate. Dopo le prove di Italiano, Matematica e Lingue straniere, il colloquio sarà finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previsto dalle Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento fra discipline. Terrà conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse alle attività svolte nell'ambito di Cittadinanza e Costituzione. Non fa più parte degli esami finali, invece, la prova nazionale Invalsi che, a partire da quest'anno, si svolge in primavera. La partecipazione all'Invalsi è requisito per l'accesso, ma non incide sul voto finale.

I dati del 2016/2017: il 98% degli studenti ammesso all’esame

Intanto il Ministero dell’Istruzione (Miur) ha diffuso i dati dello scorso anno. Alta la percentuale delle studentesse e degli studenti delle terze ammessi all'esame: si attesta al 98%. Un dato in crescita dello 0,4% rispetto al precedente anno scolastico, il 2015/2016. Resta stabile la percentuale dei promossi all'Esame: pari al 99,8%. A livello regionale, Basilicata e Calabria risultano le Regioni con il più elevato tasso di ammissione all'Esame, 98,7%. Segue il Trentino Alto Adige, 98,5%. I tassi di ammissione più bassi si registrano invece in Sicilia (97,2%) e in Sardegna (96,8%). Crescono anche i promossi con voto pari o superiore a 8: sono stati il 50,6% nel 2016/2017 contro il 48,8% del 2015/2016. In aumento soprattutto i 10 e 10 e lode (+0,9%). Contemporaneamente, scendono i voti sufficienti: -1,9% per i 6 e i 7. Le studentesse ottengono risultati migliori dei loro colleghi maschi: il 59,3% delle ragazze ha superato l'Esame con una votazione finale superiore al 7. Di queste, il 13,5% ha ottenuto un voto pari a 10 e 10 e lode. Gli studenti si concentrano invece nel 57,6% dei casi nelle fasce di voto tra il 6 e il 7; solo il 7% raggiunge il 10 e di questi solo il 2,6% ottiene la lode.

Il voto finale incide sulla scelta della scuola successiva

Al termine delle scuole medie, il 94,7% sceglie una scuola secondaria di II grado. Il 5,3% sceglie invece un percorso di istruzione e formazione. Il voto finale influisce sulla tipologia di scuola che si sceglie per proseguire gli studi: il 94,2% dei promossi con 10 e lode, il 90,9% dei promossi con 10 e l'81% dei promossi con 9 sceglie il Liceo. Di contro, il 45% dei promossi con 6 e il 43,2% dei promossi con 7 sceglie un Istituto tecnico. In coda i Professionali, scelti dal 32,8% dei licenziati con 6 e dal 16,3% di quanti hanno ottenuto 7 come voto finale.

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