Scuola media, al via i test Invalsi per la prima volta al pc

Cronaca
Al via le prove Invalsi 2018: per la prima volta quest'anno i test si svolgeranno online (Ansa)
Scuola_elementare_Ansa

I 547.600 studenti italiani si cimenteranno per la prima volta nella cosiddetta formula "computer based". La presenza di un numero limitato di pc nelle scuole ha richiesto un allungamento degli orari, con doppi e tripli turni in ogni plesso fino al 21 aprile

I test Invalsi per la scuola media diventano virtuali. Niente più carta per i quasi 600.000 studenti di terza media che dal 4 al 21 aprile si cimenteranno con la formula "computer based". 18.600 gli alunni previsti per il primo giorno di prove con un numero limitato di pc nelle scuole che hanno portato all'estensione del periodo di esecuzione della prova e ad un allungamento degli orari

Il nuovo test Invalsi

Il test Invalsi, noto anche con il nome Prova Nazionale, è un test scritto che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti della scuola media. Prima di questo anno scolastico le prove si limitavano a sondare le competenze in italiano e matematica. Quest'anno è stato aggiunto anche il test d'inglese, che richiederà 45 minuti per l'ascolto di un testo, 5 minuti di pausa e 45 minuti per la lettura dello stesso. Gli studenti dovranno rispondere a meno domande rispetto agli anni scorsi. Secondo una disposizione del Miur, si è passati da 45 a 37-38 quesiti, pescati da una banca dati di 500 domande per ogni materia.

La valutazione

Il test Invalsi ha lo scopo di fornire i dati generali sull'efficienza del sistema formativo italiano e indicarne le eventuali criticità, attraverso i risultati dei test dei ragazzi. Da quest'anno non sarà più l'esito, ma il semplice svolgimento della prova a contare come uno dei requisiti fondamentali per l'ammissione degli studenti all'esame di terza media. Il risultato di ciascun ragazzo sarà espresso con una descrizione e trascritto in una sezione apposita della certificazione finale. Inoltre il livello di valutazione sarà equiparato a livello nazionale per ogni materia (matematica, italiano, inglese sia letto che ascoltato).

Computer per tutti

Il problema del test Invalsi in formula computer-based è naturalmente la dotazione informatica delle scuole italiane. Al momento, secondo il censimento effettuato da Invalsi, le postazioni effettive a disposizione nelle scuole sono 216mila, pari a un computer ogni 2,5 studenti. Per questo motivo il tempo di svolgimento della prova è passato dai 2 giorni degli anni precedenti ai 12 di quest'anno. Per assicurare il corretto svolgimento dei test, molti plessi scolastici stanno facendo doppi e tripli turni. È stato anche esteso l'orario di svolgimento della prova, che ora va dalle 7.30 alle 19.30, rispettando però i tempi massimi destinati a ogni fase del test. L'Istituto nazionale Invalsi si è adoperato per risolvere i casi più critici, come l'assenza di pc nelle 8 scuole completamente sprovviste di terminali informatici. A questi plessi sono stati consegnati dei pc portatili.

L'augurio della ministra Fedeli

Valeria Fedeli ha augurato "buon lavoro" agli studenti impegnati nelle prove Invalsi, aggiungendo che "si tratta di un’importante occasione per misurare le proprie conoscenze e le proprie competenze, scoprire i propri punti di forza e gli aspetti su cui continuare a investire per migliorare giorno dopo giorno. È questo il senso di una valutazione che deve servire da stimolo alle giovani e ai giovani, ma anche e soprattutto a tutta la comunità scolastica, per un costante miglioramento del sistema di istruzione".

Cronaca: i più letti