Firenze, recuperato un dipinto del 1700 rubato a febbraio

Cronaca
Il quadro ritrovato dai carabinieri era stato rubato lo scorso 21 febbraio (archivio Fotogramma)
Fotogramma_carabinieri

L'opera raffigurante la "Sacra Famiglia" era stata sottratta dalla sede della Fondazione San Niccolò di Prato. Denunciati il presunto autore del furto e un antiquario con l'accusa di ricettazione

Un quadro del 18esimo secolo, rubato lo scorso 21 febbraio, è stato recuperato a Firenze. L'operazione, condotta dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale (tpc) del capoluogo toscano ha permesso di rivenire l'antico dipinto raffigurante la "Sacra Famiglia" e sottratto dalla sala refettorio della Fondazione San Niccolò di Prato.

L'indagine dei militari

Subito dopo il furto, i militari avevano avviato le indagini in seguito alla denuncia effettuata dai legittimi proprietari del dipinto. Le investigazioni hanno permesso di acquisire le immagini delle telecamere di sorveglianza e di identificare il presunto autore del furto. Si tratterebbe di un 64enne disoccupato fiorentino, già noto ai militari. I seguenti sviluppi investigativi avrebbero poi permesso di accertare che l'opera sarebbe stata ceduta ad un commerciante di settore del capoluogo toscano dopo pochi giorni. Nel corso di una successiva perquisizione il quadro è stato rinvenuto e sequestrato a un collezionista fiorentino, che l'avrebbe acquistato dall'antiquario (ora denunciato per ricettazione) senza sapere la sua provenienza.

In mostra insieme ad altre opere recuperate

L'opera verrà esposta, il prossimo 5 giugno, presso la Caserma Baldissera di Firenze, sede del Comando Legione Carabinieri "Toscana", in occasione delle celebrazioni del 204esimo Annuale di Fondazione dell'Arma. Il dipinto troverà posto all'interno di uno stand allestito dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale nel quale verranno mostrati anche altri beni artistici recuperati.

Ecco quali

Nel catalogo della mostra dell'Arma troveranno spazio anche due pagine miniate del XV secolo, del Maestro delle Effigi Domenicane, rubate in data imprecisata dal corale "D", custodito presso il Museo Ecclesiastico di Santa Verdiana di Castelfiorentino (FI) e individuate, all'estero, nel settembre 2015, da una docente dell'Università di Firenze. Fortunatamente nel 1933, l'intero corale era stato fotografato e catalogato dall'allora Regia Soprintendenza, in occasione di una mostra in quella città. Con questa prova documentale è stato possibile accertare l'appartenenza dei due beni al patrimonio culturale italiano e di ottenerne la restituzione da un museo americano e da una casa d'aste svizzera. Nell'esposizione troverà posto anche un frammento di epigrafe marmorea rubata, anche questa in data imprecisata, dalla Terrazza delle iscrizioni del Museo Archeologico di Firenze. Il reperto è stato individuato dalla sezione elaborazione dati del comando carabinieri Tpc di Roma, in seguito ad una richiesta di accertamento di un privato, che l'aveva ricevuta in eredità. Dopo il riconoscimento del Direttore del Museo Archeologico di Firenze, il bene è stato sequestrato a Roma, nel novembre 2016. I visitatori della mostra potranno, infine, ammirare un dipinto falsamente attribuito a Fernand Leger e sequestrato a Firenze nell'ottobre 2004, nell'ambito dell'operazione denominata "Quadro sicuro". L'indagine, iniziata nel novembre del 2003, ha permesso di disarticolare un sodalizio criminoso, con base logistica nel capoluogo fiorentino ma ramificato in diverse città del centro-nord, che si avvaleva di emittenti televisive terrestri e satellitari per immettere sul mercato opere falsificate di autori noti ed importanti, a prezzi imbattibili fornendo anche finte certificazioni di autenticità.

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