Almese, tenta di saltare la cascata: 20enne cade e muore
CronacaLa tragedia nel Torinese, in località Goja del Pis. I due amici, secondo le ricostruzioni, volevano immortalare con il telefonino l’impresa ma sono precipitati entrambi nell’acqua gelida: uno è riuscito a salvarsi e a dare l’allarme, l’altro è morto annegato
Un ragazzo di vent’anni ha cercato di saltare una cascata di un torrente nel Torinese, ma è precipitato nel piccolo lago che si forma sotto - ingrossato in questi giorni dai frequenti temporali - ed è morto annegato. È successo nella bassa Valle di Susa, ad Almese, in località Goja del Pis. La tragedia sotto gli occhi di un amico coetaneo: anche lui è caduto in acqua, ma è riuscito a mettersi in salvo ed è stato ricoverato all'ospedale di Rivoli in stato di choc e in ipotermia.
Forse stavano filmando il salto con il telefonino
Dalle prime ricostruzioni, sembra che i due amici volessero immortalare l'impresa - il salto della cascata - realizzando un video con il telefono cellulare. Ma avrebbero sottovalutato il pericolo. Pare che i due giovani, appassionati di arti circensi, stessero provando alcuni esercizi imparati frequentando una scuola di circo. Il salto, però, non è riuscito e i due sono precipitati nel laghetto gelido. Il sopravvissuto ha dato l'allarme dopo essersi trascinato fuori dall'acqua, ma all'arrivo dei soccorsi per l'amico non c'era più nulla da fare. Non è stato facile neppure recuperare il corpo, per la corrente del fiume ingrossato dalle ultime piogge. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Almese e il soccorso alpino e speleologico di Bussoleno. Sull'esatta dinamica dell'incidente sono in corso gli accertamenti dei carabinieri.
La Goja del Pis
La tragedia è avvenuta in una zona di mezza montagna, molto frequentata specialmente d'estate, meta scelta per cercare refrigerio dal caldo. La località è la Goja - pozza in dialetto piemontese - del Pis, dove il torrente Messa forma un laghetto di una trentina di metri di diametro dopo un salto tra le rocce. Alla Goja del Pis si arriva percorrendo a piedi un sentiero segnalato e dotato di punti panoramici, tra i boschi, dopo una camminata di una ventina di minuti dall'abitato di Almese.
I precedenti
Quello di Almese non è il primo caso di un giovane morto per fare una foto o un video. Lo scorso luglio in Sardegna, ad esempio, una quindicenne ungherese è annegata in mare mentre con il cellulare si stava scattando un selfie. Nel marzo 2016, invece, un sedicenne napoletano è morto mentre stava facendo giochi d'equilibrio sui binari della ferrovia, forse per scattare un selfie all’arrivo del treno.