Melegatti, il tribunale di Verona dichiara il fallimento

Cronaca
Il simbolo della Melegatti e un interno dell'azienda (Ansa)
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Si chiude la vicenda della storica azienda dolciaria e della controllata 'Nuova Marelli'. Il debito del gruppo ammonterebbe a circa 50 milioni di euro. I dipendenti, tra diretti e lavoratori stagionali, sono 350

Si chiude la vicenda della Melegatti. Oggi il collegio del Tribunale di Verona, presieduto da Giulia Rizzuto, ha dichiarato il fallimento sia della storica azienda dolciaria con sede a San Giovanni Lupatoto che della controllata 'Nuova Marelli’, di San Martino Buon Albergo. È stata accolta l'istanza presentata il 25 maggio dal pubblico ministero Alberto Sergio, vista la pesante situazione debitoria dell'azienda. Secondo le ultime stime, il debito del Gruppo Melegatti ammonta a circa 50 milioni di euro. I dipendenti, tra diretti e lavoratori stagionali, sono 350.

L'appello dei lavoratori: "La Melegatti siamo noi"

Proprio oggi, con un'inserzione a pagamento, i lavoratori avevano lanciato un appello - dal titolo "La Melegatti siamo noi" - chiedendo di separare il giudizio sulle responsabilità degli amministratori dalle strade che potrebbero dare un futuro all'azienda. Per la Melegatti, infatti, il fondo americano D.E. Shaw & C. aveva presentato un piano di salvataggio e la previsione di un investimento di 20 milioni di euro per rilanciare la società fondata da Domenico Melegatti che, nel 1894, depositò il brevetto del pandoro.

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