Roma, manifesto choc contro aborto:"Prima causa femminicidio al mondo"

Cronaca
ANSA
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CitizenGO ha affisso una serie di manifesti per le strade della Capitale in vista della 'Marcia per la Vita', in programma sabato 19 maggio. La campagna ha già suscitato numerose polemiche e in molti hanno chiesto l’intervento di Campidoglio e Agcom

A poco più di un mese di distanza dall’ultima, una nuova campagna di affissioni contro l’aborto torna a suscitare numerose polemiche. In vista della 'Marcia per la Vita', in programma sabato 19 maggio a Roma, CitizenGO ha affisso una serie di manifesti per le strade della Capitale che riportano la frase: "L'Aborto è la prima causa di Femminicidio nel mondo". L’iniziativa ha provocato numerose reazioni sdegnate, tra cui quella della senatrice del Partito democratico Monica Cirinnà, che ha richiesto "un immediato intervento delle istituzioni, a partire dall’Autorità delle Comunicazioni, per rimuovere subito i manifesti e per fermare la diffusione di false informazioni".

CitizenGO: "Tentativo di censura"

"È in atto - spiega CitizenGO lanciando la propria campagna - il tentativo di censurare e silenziare chi afferma la verità sull'aborto, che sopprime la vita di un bambino e ferisce gravemente quella della donna. Rivendichiamo il diritto di opinione ed espressione tutelato dalla Costituzione". Filippo Savarese, direttore dell’associazione pro vita, ha anche aggiunto che: "Negli ultimi anni le istituzioni hanno denunciato con sempre maggior forza il fenomeno dei 'femminicidi' e della violenza sulle donne, ma ci si dimentica di dire che la prima causa di morte per milioni di bambine (così come di bambini) nel mondo è l’aborto".

"Intervenga Agcom"  

La campagna ha già suscitato numerose polemiche sui social. Rebel Network, la rete femminista per i diritti, ha pubblicato un post su Facebook in sui attacca duramente l’iniziativa e chiede a Virginia Raggi di "intervenire immediatamente per far rimuovere questo vergognoso manifesto da uno dei gruppi a nostro parere pro-odio e contrari alla libertà di scelta delle donne". Della stessa opinione la presidente del II municipio Francesca Del Bello, che ha dichiarato: "Questa mattina Roma si è svegliata nuovamente invasa da manifesti offensivi per tutte le donne, soprattutto per quelle che hanno conosciuto l'esperienza difficile dell'aborto o della violenza. Chiediamo al Campidoglio e all'assessore Marzano di intervenire tempestivamente". Lo scorso 5 aprile un maxi manifesto (di 7 metri per 11) dell'associazione ProVita è stato affisso sull'intera facciata del palazzo al civico 58 in via Gregorio VII, con l'immagine di un feto di 11 settimane e la scritta: "sei qui perché tua mamma non ti ha abortito". Il manifesto, dopo numerose polemiche, è stato rimosso.

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