Street art a Roma, il manifesto "stronca" il Pd: "The end"

Cronaca
Il manifesto comparso in via del Babbuccio nella mattinata del 10 maggio (Ansa)
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A pochi passi da piazza Fontana di Trevi è apparsa un’opera firmata Andrea Villa che mostra una lapide accompagnata dalla frase 'La rivoluzione siamo noi', firmato 'Partito democratico, tesseramento 2018'

Dopo Di Maio, Salvini e Berlusconi, anche il Partito democratico finisce in un’opera satirica di street art nei vicoli di Roma. A pochi passi da piazza Fontana di Trevi, in via del Babbuccio, nella mattinata del 10 maggio è comparso un grande manifesto raffigurante una lapide con sopra la scritta 'the end' sormontata dalla frase 'La rivoluzione siamo noi' e in basso 'Pd, tesseramento 2018'.

Il secondo murales dedicato al Pd

Il manifesto, che fa riferimento in maniera ironica a una possibile nuova campagna di tesseramento del Partito Democratico, porta la firma di Andrea Villa, uno street artist che ha cominciato ad esporre le sue opere di satira politica nelle strade di Torino. La lapide, però, non è il primo murales che prende di mira il Pd. Già lo scorso 3 maggio vicino a Largo del Nazareno, Sirante aveva realizzato un’opera ispirata all'Incendio di Borgo di Raffaello, nella quale Renzi mette in salvo Berlusconi portandolo sulle spalle. Il murales, nel quale si intravedono anche Boschi, Orfini e Verdini, è stato ribattezzato dallo street artist "L'incendio del Nazareno" giocando sulla Direzione del Partito Democratico che proprio in quelle ore si stava riunendo all’interno della sede nazionale.

Le opere su Di Maio, Salvini e Berlusconi

Sempre lo street artist Sirante, il 13 aprile, aveva realizzato un fotomontaggio, ispirandosi a 'I Bari' di Caravaggio, nel quale aveva inserito i volti di Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi nell’atto di giocare a carte. Ancor prima, il 23 marzo, il giorno dell'insediamento delle nuove Camere, avevano fatto notizia due murales firmati Tvboy che raffiguravano rispettivamente il leader della Lega mentre bacia il candidato premier del Movimento 5 stelle, e Giorgia Meloni con in braccio un bimbo africano.

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