Piazza San Carlo, gip: cade l'accusa di omicidio preterintenzionale

Cronaca
Foto d'archivio LaPresse
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Modificata l'accusa mossa ai due giovani arrestati dalla polizia per i fatti del 3 giugno 2017, quando rimasero ferite 1.500 persone e una donna morì per via delle ferite riportate nella calca. Il gip nell'ordinanza di convalida del fermo: colpa arrestati è gravissima

È stata modificata l'accusa di omicidio preterintenzionale mossa ai due giovani arrestati dalla polizia a Torino per i fatti di piazza San Carlo. Dopo l'udienza di convalida, il gip ha infatti convalidato i fermi e ha disposto la custodia cautelare per morte come conseguenza di altro delitto (in relazione all'omicidio colposo). Il capo d'accusa si riferisce al caso di Erika Pioletti, la donna di Domodossola morta dopo 12 giorni di agonia per le ferite riportate nella calca che si scatenò il 3 giugno 2017, durante la proiezione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid. "Il giudice ha accolto le nostre richieste", ha commentato l'avvocato che assiste uno dei giovani fermati dalla polizia nell'inchiesta sul gruppo che quella sera scatenò il panico utilizzando dello spray urticante. 

Gip: colpa arrestati è gravissima

Nei giorni scorsi otto persone sospettate di aver scatenato il panico in piazza San Carlo sono state arrestate dalla polizia. Secondo le accuse, il gruppo ha spruzzato dello spray urticante per tentare di mettere a segno delle rapine durante la proiezione sul maxi schermo della finale di Champions. Sarebbero coinvolti anche quattro ragazzi tra i 19 e i 20 anni. A due di loro era stata mossa l’accusa di omicidio preterintenzionale. Il gip, nella sua ordinanza, ha scritto che i giovani hanno spiegato di "sentirsi in colpa per essere stati la causa iniziale del panico". L'azione predatoria e violenta della banda, si legge inoltre nel documento, ha "costituito la causa iniziale di un movimento disordinato e incontrollato". Per il gip, i giovani arrestati hanno quindi una "gravissima colpa", cioè quella di "avere causato le prime condizioni perché si realizzassero le gigantesche e plurime ondate di panico che hanno causato così tanti feriti fra gli spettatori presenti in piazza (1.500, ndr) quella sera e anche la morte di una di questi".

Pm: con maggiore sicurezza si sarebbe potuta evitare la tragedia

All'indomani degli arresti è emerso anche che la tragedia si sarebbe potuta evitare se ci fossero state maggiori misure di sicurezza. Secondo i magistrati se gli addetti alla sicurezza "avessero approntato e predisposto misure idonee a salvaguardare l'ordinato svolgimento dell'evento" e l'incolumità dei partecipanti, "la condotta delittuosa" della banda di rapinatori dotati di spray urticante "non avrebbe comportato l'esito infausto": cioè 1.500 persone ferite e una vittima. E "la moltitudine di individui avrebbe potuto allontanarsi in pochi minuti". I dettagli sono emersi il 14 aprile dal decreto di fermo di uno dei sospettati.

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