Con Riccardo Bocca, in studio Stefano Bisi, Gran maestro del Grande Oriente d'Italia; Gianfrancesco Turano, giornalista dell'Espresso; Marco Di Lello, avvocato e segretario della Commissione parlamentare Antimafia nella XVII legislatura
I rapporti della Commissione Antimafia
"Un cittadino italiano si iscrive alla massoneria perché c'è ancora bisogno di tutelare il libero pensiero - ha detto Stefano Bisi, Gran maestro del Grande Oriente d'Italia - Negli atti della Commissione Antimafia ci sono molte bugie. Perché dovrei consegnare gli elenchi? Gli elenchi non si consegnano a nessuno. Come campo? Sono Gran Maestro di un'organizzazione e in qualità di Gran Maestro ricevo un appannaggio".
Secondo Marco Di Lello, avvocato e segretario della Commissione parlamentare Antimafia nella XVII legislatura "si creano le condizioni perché la mafia possa prosperare all'interno dela massoneria. Gli iscritti alla massoneria sono tenuti all'obbligo della segretezza e questo crea le condizioni ideali perché un'organizzazione, che ha l'obiettivo d'interferire nelle attività economiche e politiche, possa esplicitarsi al meglio". Ha subito pressioni nel corso del suo lavoro? "Diciamo che c'è stata una grande attenzione e nessuno dei vertici dell'antimafia è stato ricandidato. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro in serenità e approvato all'unanimità".
In studio anche il giornalista dell'Espresso, Gianfrancesco Turano: "La Procura di Reggio Calabria sta facendo un processo molto importante - ha fdetto - La massoneria non è esattamente paragonabile a un partito. Lo scopo della massoneria non è quello di manifestarsi, ma di restare in un contesto di riservatezza. Quello che sembra strano è che ci sia, ancora oggi, soprattutto in Calabria e Sicilia, un forte numero di fratelli masonici delle varie obbedienze che non sono riconoscibili".
Domande e commenti del pubblico
Francesca Baraghini ha selezionato in diretta domande e contributi dei telespettatori che sono intervenuti attraverso i principali social network: Facebook, con il Gruppo Hashtag24, Twitter con l'Hashtag #H24 e Whatsapp con il numero di telefono 349-6032901. Il tema della puntata è stato introdotto da un servizio a cura di Francesca Smacchia. Dario Cirrincione ha curato il coordinamento editoriale.
La videolettera a Nello Musumeci
Al termine della puntata, Riccardo Bocca ha inviato una videolettera al governatore della Sicilia, Nello Musumeci. Secondo i riscontri emersi dalle investigazioni e riportati dai magistrati il numero di logge presenti nel trapanese risulta sproporzionato rispetto alle altre province d'Italia.
"Hashtag24, l’attualità condivisa" va in onda ogni mercoledì alle 21 in diretta e in replica alle 23 su Sky TG24, canale diretto da Sarah Varetto, sui canali 100 e 500 di Sky, canale 50 del digitale terrestre e anche in streaming su SkyTG24.it.