Perugia, al via il Festival internazionale del Giornalismo 2018

Cronaca
Anche quest'anno la sala de Notari, nel cuore di Perugia, ospiterà alcuni degli eventi della manifestazione (foto: Festival Internazionale del Giornalismo)
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Con oltre 700 speaker, provenienti da 44 Paesi diversi, il capoluogo umbro dall'11 al 15 aprile torna ad ospitare workshop, interviste, spettacoli, musica e documentari su temi di attualità e non solo, sui quali è necessario "confrontarsi e riflettere"

Libertà di espressione, disinformazione, fact-checking, cyber guerra e propaganda saranno alcuni degli argomenti al centro della XII edizione del Festival Internazionale del Giornalismo 2018. In scena a Perugia dall'11 al 15 aprile, porterà nel capoluogo umbro dialoghi, confronti, workshop, interviste, spettacoli, musica e documentari, con più di 300 eventi in 14 location diverse del centro storico. Tra questi, sabato 24, anche l'anteprima mondiale de 'Il dolore del mare', il documentario sul dramma dei rifugiati, con l'esordio alla regia dell'attrice Vanessa Redgrave.

Confronto e riflessione

"Chi si occupa di informazione dovrà esserci e a dirlo sono i principali addetti ai lavori da tutto il mondo", ha ricordato durante la presentazione del festival Arianna Ciccone fondatrice e direttrice dell'evento insieme a Christopher Potter. La conferenza, che si è tenuta lo scorso 15 marzo, è stata anche l'occasione per Ciccone per approfondire i temi che verranno trattati, sottolineando come, oltre ai problemi emersi negli ultimi 12 mesi, verranno affrontate anche le questioni "già seguite in questi anni sulle quali sono necessari ancora oggi confronti e riflessioni". Tra queste il data journalism, l'alfabetizzazione alle notizie, il giornalismo locale, il servizio pubblico, il business model e la libertà di espressione. Confermati come main sponsor del festival, Google e Facebook, che terranno workshop formativi per tutti, non solo per i giornalisti.

Oltre 700 speaker da 44 Paesi diversi

Tra i gli ospiti che popoleranno alcuni dei più famosi palazzi del centro di Perugia, ci saranno molte firme del giornalismo italiano, come Lucia Annunziata, Riccardo Luna, Marco Pratellesi, Marco Damilano, Gerardo Greco, Mario Calabresi, Gianluigi Nuzzi, Marco Travaglio e il direttore di Sky TG24 Sarah Varetto, ma anche tanti ospiti internazionali. Alcuni dei più attesi sono: Jay Rosen della New York University, uno dei leader del giornalismo partecipativo; Campbell Brown, responsabile delle News partnership di Facebook, e il premio Pulitzer James Risen. Quest'ultimo parteciperà al panel 'Il più grande dei segreti: la vita al NYT all'ombra della guerra al terrore tra scoop e scontri di potere', nel quale verrà raccontata la battaglia di sette anni combattuta contro le amministrazioni Bush jr e Obama, per mantenere segreta l'identità di alcune delle sue fonti confidenziali in un'inchiesta. Ospiti molto attesi anche Walter Veltroni e Alessandro Di Battista che parteciperà a un incontro-intervista con Alessio Viola.

I documentari e spettacoli

Durante i cinque giorni del festival verranno proiettati anche numerosi spettacoli, alcuni di questi in anteprima. Vanessa Redgrave, ad esempio, presenterà il suo 'Il dolore del mare', compiendo un viaggio tra i rifugiati dalla Grecia all'Italia. Un lavoro che, secondo Arianna Ciccone, "consiste in una riflessione molto personale sulla situazione" e sull'importanza dei diritti umani. Altro lavoro presentato in anteprima a Perugia sarà 'Daphne', il documentario di Carlo Bonini e Giuliano Foschini sull'omicidio a Malta della giornalista investigativa Daphne Galizia. Oltre alle proiezioni, spazio anche agli spettacoli teatrali con, tra gli altri, David Riondino e Pietro Brunello, in 'Musica e parole: il mito Bob Dylan' e Marco Travaglio, con 'B. come Basta!'. Infine, un incontro molto atteso sarà quello che vedrà per protagonista Corrado Formigli, che intervisterà un ospite ancora ignoto per ragioni di sicurezza.

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