Olimpiadi 2026, il Coni candida Milano e Torino: "Deciderà il Cio"

Cronaca
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Il comitato olimpico nazionale con una lettera ha manifestato la volontà di organizzare la manifestazione invernale, ma sarà l’organo internazionale a decidere quale delle due sedi sfiderà le altre metropoli. Zaia: "Arriverà anche proposta del complesso Dolomiti-Unesco"

"In attesa del nuovo governo, il Coni indica la candidatura della città di Milano-Torino per le Olimpiadi invernali 2026". Con una lettera al Cio, rispettando "la scadenza formale indicata dal comitato olimpico internazionale", l'organo presieduto da Giovanni Malagò "ha manifestato questo intendimento", informando di "voler proseguire nella fase di dialogo già avviata nei mesi scorsi in seguito all'invito del Cio ricevuto il 29 settembre 2017". Il Coni ha precisato che "alla fine della fase di dialogo sarà il Cio a decidere quale sarà la città candidata". Ma anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, annuncia: "Entro il 31 marzo arriverà la nostra candidatura, con Cortina capofila, del complesso Dolomiti - Unesco".

Malagò: "Necessaria valutazione complessiva"

Attraverso il presidente Giovanni Malagò, il Coni fa sapere che ogni passo in direzione Olimpiadi 2026 non può prescindere dalla formazione del nuovo governo con cui "verranno concordati tempi e modi, e si procederà a uno studio di fattibilità già realizzato ad inizio del 2018, per una valutazione complessiva dell'intero progetto che possa portare benefici a tutta l'Italia anche alla luce del contenimento dei costi previsti dall'Agenda 2020". "La fase di dialogo - fa sapere il comitato - prevede una collaborazione tra il Coni, la città e il Cio per verificare la miglior soluzione che si adatti alle esigenze del Paese, considerando quindi la possibilità, nell'ambito di un progetto unitario, di allargare anche ad altri territori eventuali soluzioni per le differenti competizioni olimpiche".

Zaia: "Presenteremo il nostro dossier con Cortina capofila"

Dopo l'annuncio del Coni che ha inviato al Cio la candidatura di Milano e Torino, è intervenuto anche il presidente del Veneto Luca Zaia: "Non mi stupisce che si parli di Milano e Torino quali candidate a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, anche perché, al momento, quelle giunte dalle due città sono le uniche manifestazioni d'interesse - cioè la richiesta di un territorio di essere valutato dal Cio - ad essere state formalizzate. La data per la presentazione delle manifestazioni d'interesse - ricorda Zaia -  è il 31 marzo, e per quella data confermo che sarà presentata quella con Cortina capofila, del complesso Dolomiti-Unesco a ospitare le Olimpiadi invernali, a 70 anni dallo svolgimento del 1956, e nei termini concordati con i colleghi Presidenti del Trentino, Ugo Rossi, e dell'Alto Adige, Arno Kompatscher".

"Non facciamo la guerra ma non abbiamo timore di nessuno"

Il presidente del Veneto ha inoltre sottolineato come quello che verrà presentato sarà un complesso "che può vantare infrastrutture già esistenti, moderne e ai massimi livelli tecnici, tanto da essere ogni anno protagoniste delle più importanti manifestazioni degli sport della neve, a cominciare dalla Coppa del Mondo di Sci, ciò che le rende sostenibile ed ecologico, senza inutili colate di cemento. Parliamo di 1.300 chilometri di piste, di centinaia di impianti di risalita, di comprensori e caroselli che già riuniscono Veneto, Trento e Bolzano nel Dolomiti Superski, di piste da fondo di alta tecnicità e spettacolarità ambientale, come quelle dell'Altopiano di Asiago". "Posso fin d'ora affermare - ha concluso Zaia -  che lavoreremo e ci batteremo a testa bassa affinché il nostro dossier sia valutato con lo scrupolo e l'attenzione che si deve a un contesto che è simbolo della montagna e della natura in tutto il mondo. Non siamo qui per fare la guerra a nessuno, ma non abbiamo alcun timore a confrontarci con chicchessia".

 

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