Terrorismo, arrestato uomo a Foggia. Indottrinava bambini

Cronaca
Foto d'archivio Ansa

Il 59enne, di origini egiziane e con cittadinanza italiana, è il presidente dell'associazione culturale "Al Dawa", probabile sede dell'attività di propaganda. Durante le lezioni di religione diceva ai bimbi: "Tagliate le teste ai miscredenti". Trovati video sulla jihad

Indottrinava i bambini sul martirio durante le lezioni di religione che teneva due volte a settimana nell'associazione culturale islamica "Al Dawa" di Foggia, usata anche come moschea, di cui era presidente. È quanto emerge delle accuse sul 59enne di origini egiziane, e con cittadinanza italiana, arrestato su disposizione della Dda di Bari per terrorismo internazionale. L’uomo avrebbe insegnato a una decina di bambini, ora segnalati al tribunale per i minorenni, il concetto di guerra santa, e avrebbe spiegato loro che l'unico modo per ottenere il Paradiso era la morte in battaglia. Per alcuni mesi quelle lezioni sono state intercettate. "Vi invito a combattere i miscredenti, con le vostre spade tagliate le loro teste, con le vostre cinture esplosive fate saltare in aria le loro teste", diceva ai bambini, "occorre rompere i crani dei miscredenti e bere il loro sangue per ottenere la vittoria".

Contenuti web sulla jihad

Agli atti della magistratura barese ci sono video e documenti, condivisi dal 59enne in rete su Facebook, Whatsapp e Twitter, che inneggiano alla jihad, con istruzioni su come costruire armi, e nei quali si parla "dell'obbligo di distruggere le chiese e trasformarle in moschee, individuando - spiegano gli inquirenti - l'Italia come obiettivo dell'attività terroristica". Nelle lezioni che sono state intercettate (l'ultima risale ad un mese fa), il 59enne diceva ai suoi allievi di "vivere isolati, fuori dal mondo". "Le loro feste sono maledette", spiegava poi riferendosi a Natale e Carnevale. Gli inquirenti parlano di "un messaggio patologico e perverso indirizzato ai giovani". E per veicolarlo, l'uomo usava soprattutto internet. Agli atti dell'indagine, infatti, c'è del materiale didattico sequestrato all'indagato, usato per le lezioni, che contiene in maggioranza video scaricati dal web, sull'addestramento di bambini. In uno di questi, i minorenni, svegliati all'alba, vengono portati in un appartamento con alcuni 'miscredenti'. Uno dei minori punta la pistola alla tempia di un uomo il quale, pur di sottrarsi al colpo, si lancia dalla finestra. Sono stati trovati anche video di bambini che sgozzano delle persone. 

L'attività di propaganda nella sede dell'associazione culturale

L'inchiesta, che ha portato all'arresto e anche a tre perquisizioni personali e domiciliari, si inserisce in un più ampio contesto operativo che nel luglio scorso ha fatto arrestare, sempre a Foggia, un militante ceceno dell'Isis accusato di associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale. All'arresto di oggi si è arrivati grazie alla segnalazione di operazioni sospette compiute dall’uomo e da sua moglie, di 79 anni, che hanno evidenziato una disponibilità economica dei due sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati, nel periodo che va dal 2011 al 2017.

L'ipotesi dei soldi raccolti tra i musulmani

L'ipotesi è che l’uomo ricevesse il denaro attraverso la cosiddetta "zakat", una sorta di raccolta fondi tra i musulmani che frequentavano la moschea Al Dawa, gestendo il denaro accumulato in maniera poco trasparente. La base dell'attività di propaganda, secondo gli investigatori, era proprio la sede dell'associazione culturale "Al Dawa", una vera e propria moschea nel capoluogo dauno che è stata perquisita e posta sotto sequestro preventivo. Verifiche anche su una serie di conti correnti riconducibili all'uomo finito in carcere. Sequestrati anche beni finanziari per un valore di 370mila euro. 

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