Incendio negli uffici giudice di pace a Bari, indaga l’Antimafia

Cronaca
L'ingresso della sede del Giudice di Pace a Bari. A destra i vigili del fuoco a lavoro dopo il rogo (Ansa)
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Le fiamme, che secondo fonti investigative sarebbero di origine dolosa, si sono sprigionate dai sotterranei, dove si trovano gli archivi. Secondo gli inquirenti, l’obiettivo erano le schede elettorali delle scorse politiche e delle amministrative del 2017

Nella notte tra il 23 e il 24 marzo un incendio, che secondo fonti investigative avrebbe origine dolosa, è divampato nella sede del Giudice di Pace a Bari, nel quartiere San Paolo. Le fiamme sono partite dai locali sotterranei dell'ufficio dove si trova l’archivio, andato completamente distrutto, e dove erano conservate alcune schede elettorali delle elezioni amministrative del 2017 e delle ultime politiche del 4 marzo che, secondo chi indaga, erano il vero obiettivo del gesto. Sulla vicenda indaga l'Antimafia e gli inquirenti ipotizzano il reato di incendio doloso con l'aggravante mafiosa.

Portone aperto

Al loro arrivo, i vigili del fuoco hanno trovato il portone dello stabile aperto e appurato che le fiamme hanno danneggiato seriamente il tubo dell'impianto fognario. I primi accertamenti si concentrano sull'ascolto di persone informate sui fatti, che possano aiutare a ricostruire quanto accaduto, e sull'individuazione del luogo esatto in cui è stato appiccato il fuoco e con quali modalità. Gli investigatori stanno anche verificando se ci siano telecamere funzionanti che potrebbero aver immortalato i responsabili del rogo.

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