Napoli, crolla muro di ex monastero: 2 operai in ospedale

Cronaca
Il crollo nel muro perimetrale dell'ex monastero San Paolo di Napoli (Foto: ANSA)

Il crollo ha coinvolto in tutto cinque lavoratori. A cedere il chiostro di una parte del convento in fase di ristrutturazione. Sul posto, nel centro storico, Vigili del fuoco e Polizia. L'area è stata posta sotto sequestro. FOTO

Crollata parte di un ex monastero in via San Paolo, nella zona dei Tribunali a Napoli. Coinvolti cinque operai, di cui due sono finiti in ospedale. È il bilancio fornito dalla Polizia. I feriti hanno 33 e 45 anni e sono residenti nel Napoletano. Lo stabile, nel cuore del centro storico partenopeo, era in fase di ristrutturazione. Sul posto i Vigili del fuoco della squadra "Urban search and rescue" e la Polizia. Prosegue il lavoro di messa in sicurezza dell'area. (FOTO)

Area sotto sequestro

L'area del monastero è stata posta sotto sequestro. I Vigili del fuoco sono impegnati in accertamenti e rilievi per fare in modo che la parte confinante, dove vivono religiosi e dove alcune stanze vengono anche affittate agli studenti, continui ad essere utilizzata. Per i lavori, autorizzati dalla Soprintendenza, al momento non sembrano emergere irregolarità. A cedere, due pilastri e le relative volte, provocando anche la caduta del ponteggio installato e seppellendo tre dei cinque operai in quel momento in cantiere.

I feriti

I due operai ricoverati a Napoli all'ospedale Cardarelli hanno subito un politrauma maggiore con traumi da caduta, da schiacciamento e lacerazioni. "Gli operai - ha riferito all'ANSA il direttore generale, Ciro Verdoliva - sono gravi ma sono vigili". "Per ora sono in prognosi riservata".

Ipotesi pioggia o degrado precedente tra cause

Forse la pioggia "ma anche un quadro fessurativo pregresso molto grave che forse doveva essere puntellato meglio". È presto per individuare la causa del crollo nell'ex monastero San Paolo ma, secondo il geometra Pezzella dell'ufficio Sicurezza abitativa del Comune di Napoli interpellato dall'ANSA, sarebbero queste le ipotesi al vaglio. "Quello che sappiamo ora è che durante i lavori di ristrutturazione del convento, credo regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza, è crollata una parte dell'arcata del cortile antico coinvolgendo gli operai. Per fortuna, tranne uno che sembra in condizioni gravi, gli altri stanno bene".

I soccorsi

Hanno scavato con le mani, con il pericolo di ulteriori crolli, in quelli che vengono definiti "momenti interminabili". Domenico Caputo, vice dirigente dei Vigili del fuoco, racconta così le operazioni di soccorso di un operaio rimasto sotto le macerie. "Abbiamo trovato l'operaio sepolto e altri due che erano stati sbalzati fuori - racconta - abbiamo scavato con le mani perché c'erano situazioni pericolanti e utilizzare mezzi meccanici avrebbe comportato delle vibrazioni e quindi il rischio di altri distacchi". Secondo Caputo, quello che è successo "è stato il crollo di due pilastri con le rispettive volte nel chiostro del convento".

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