Versace e il Gruppo Furla dicono addio alle pellicce animali

Cronaca
Versace e Furla hanno comunicato l'abbandono nell'uso di pelli animali (archivio Getty Images)

Prima la maison della medusa, poi il brand bolognese hanno scelto di bandire le pellicce dalle loro collezioni. "Non voglio uccidere animali per fare moda" ha dichiarato all'Economist Donatella Versace 

"Pelliccia? Ne sono fuori. Non voglio uccidere animali per fare moda", ha dichiarato Donatella Versace in una lunga intervista concessa al magazine online dell'Economist "1843". La presa di posizione della grande stilista italiana è arrivata al termine di una conversazione sulla propria carriera e i ricordi legati alla maison della medusa.

La decisione di Donatella

Nel lungo racconto sulla storia di Donatella, il magazine ha definito le parole della stilista come un voltafaccia così immediato che al momento della stesura dell'articolo il sito web di Versace invitava ancora i clienti a considerare "i cappotti impreziositi di pelliccia che fanno girare la testa". Il cambiamento potrebbe esserci ed essere più rapido del previsto, portando la celebre griffe italiana nella lunga lista di case di moda che hanno scelto di bandire le pellicce dalle loro collezioni. Una notizia giudicata positiva dalla direttrice dei programmi internazionali di Peta, Mimi Bekhechi, che ha commentato le dichiarazioni di Versace ricordando come l'organizzazione animalista abbia organizzato negli Stati Uniti "interruzioni di sfilate, proteste e una campagna blitz nel 2006 quando – ha ricordato Bekhechi - il nome di Versace era sinonimo di pelliccia". Bekhechi ha comunicato che questa notizia è molto ben accetta. "La realizzazione di Donatella – ha aggiunto la direttrice - che è sbagliato prendere a bastonate gli animali e ucciderli con scariche elettriche per la pelliccia è un punto critico per la campagna a favore della moda senza crudeltà, e la Peta non vede l'ora di vedere prossimamente un divieto dell'uso delle pelli da parte di Versace".

Anche Furla rinuncia alle pelli animali

Nel giorno della grande presa di posizione di Versace, anche il Gruppo Furla si è aggiunto al movimento "no fur", annunciando oggi il suo impegno al non utilizzo della pelliccia animale nelle sue collezioni. A partire dalla stagione Cruise 2019, disponibile negli store da novembre 2018, tutti i prodotti delle collezioni Donna e Uomo del brand saranno realizzati in pelliccia ecologica. I responsabili del brand hanno spiegato la loro scelta sostenendo che il progresso tecnologico raggiunto in questi anni consente di avere a disposizione valide alternative che rendono inutile il ricorso a pellicce animali. "Nel corso dell'ultimo anno Furla è cresciuta in maniera esponenziale a livello internazionale. - ha dichiarato Alberto Camerlengo, CEO del Gruppo Furla - La decisione di bandire progressivamente dalle collezioni l'uso della pelliccia animale è un progetto che conferma l'interesse crescente del brand nei confronti dell'ambiente, con particolare attenzione al mondo animale, cui Furla è molto sensibile. La decisione, inoltre, risponde alla crescente ricerca di prodotti etici da parte di un consumatore sempre più consapevole e attento a queste tematiche".

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