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Corte Costituzionale, giudice Zanon indagato per peculato: Mi dimetto

Cronaca

Dopo aver avuto notizia dell'inchiesta a suo carico, ha presentato alla Corte le proprie dimissioni: "Sono sereno ma ho fatto questa scelta per rispetto dell'Istituzione" 

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“Successivamente, con decreto del 7 maggio 2018, il Gip di Roma ha archiviato il procedimento penale pendente nei confronti del Prof. Zanon per il reato di peculato”.

 

Il giudice costituzionale Nicolò Zanon è indagato dalla Procura di Roma per il reato di peculato d'uso. Dopo aver avuto notizia dell'inchiesta a suo carico, Zanon ha presentato le sue dimissioni al presidente della Corte Giorgio Lattanzi. La vicenda, a quanto si apprende, riguarderebbe l'utilizzo dell'auto di servizio e dei buoni carburante.

Zanon: "Sono sereno"

"Sono sereno e conto di poter dimostrare l'assoluta insussistenza del reato che mi viene contestato. Tuttavia per rispetto dell'etica istituzionale e della funzione che ricopro, nonché per il rispetto che porto verso la Corte Costituzionale, ho preso questa decisione” ha dichiarato il giudice della Consulta.

Lattanzi convoca riunione straordinaria

Professore ordinario di diritto costituzionale, nato a Torino il 27 marzo 1961, Nicolò Zanon fu nominato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nell'ottobre 2014. Il Presidente Giorgio Lattanzi ha deciso di convocare per domani una riunione straordinaria dei giudici per decidere se accogliere o meno le dimissioni.