Papa Francesco: "Un'infermiera italiana mi ha salvato la vita"

Cronaca
Il Papa ha ringraziato suor Cornelia Caraglio (archivio Getty Images)
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Il Pontefice, durante un'udienza con gli operatori del settore, ha voluto ricordare suor Cornelia Caraglio, che lo ha assistito quando aveva vent'anni

"Con il vostro permesso vorrei rendere omaggio a un'infermiera che mi ha salvato la vita". Lo ha detto Papa Francesco in un discorso a braccio durante l'udienza a 6.500 infermieri della Fnopi, la Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni infermieristiche, tenutasi sabato 3 marzo.

Chi è suor Cornelia Caraglio

"Quando a vent'anni ero vicino alla morte -ha raccontato Francesco - è stata lei a discutere con i dottori. E grazie a queste cose io sono sopravvissuto. La ringrazio tanto. La ringrazio e vorrei nominarla qui davanti a voi: suor Cornelia Caraglio. Una brava donna. Anche coraggiosa, al punto di discutere con i medici, umile ma sicura di quello che faceva". Il papa ha riassunto la sua storia: "È un'infermiera e una suora italiana, domenicana. È stata inviata in Grecia come professoressa". Poi si è trasferita in Argentina, dove ha conosciuto il futuro pontefice, che ha allargato i ringraziamenti a tutti gli infermieri presenti: "Tante vite si salvano per voi - ha detto tra gli applausi - perché state tutto il giorno lì e vedete cosa accade con il malato. Grazie di tutto questo".

"La medicina delle carezze"

Bergoglio ha poi lanciato un appello agli infermieri: "Non dimenticatevi della medicina delle carezze. È tanto importante. Una carezza, un sorriso è pieno di senso per i malati", perché così "si sentono persone e non numeri". Quello dell'infermiere, ha continuato il Papa è un lavoro usurante, anche perché "la carenza di personale rende gravoso e talora insostenibile lo svolgimento della professione". Secondo Francesco, infatti, "un'amministrazione saggia non può intendere in alcun modo la carenza del personale come una fonte di risparmio". La professione infermieristica, ha aggiunto il Papa, oltre a essere esposta a rischi, porta spesso a "un eccessivo coinvolgimento, che unito alla durezza delle mansioni e dei turni, potrebbero farvi perdere la freschezza e la serenità che vi sono necessarie".

L'appello ai pazienti

Il pontefice si è rivolto anche ai pazienti, chiedendo loro di non dare mai per scontato quanto ricevono dagli infermieri. "Anche voi, malati, siate attenti all'umanità di chi vi assiste. Chiedete senza pretendere; non solo aspettatevi un sorriso, ma anche offritelo a chi si dedica a voi. Un'anziana signora mi ha raccontato che, quando si reca in ospedale per le cure di cui ha bisogno, è così grata ai dottori e agli infermieri per il lavoro che svolgono, che cerca di mettersi elegante e di farsi bella per dare a sua volta qualcosa a loro. Forte la vecchietta, eh!", ha concluso il Papa.

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