Perugia, accoltellato mentre attaccava manifesti di Potere al popolo

Cronaca
Foto d'archivio

Un 37enne ha raccontato agli investigatori di essere stato aggredito da alcune persone nella periferia della città. Colpito alla testa anche un altro uomo che era con lui. Indaga la Digos. Ma Casapound dà una versione opposta dei fatti

Un uomo di 37 anni è stato accoltellato alla periferia di Perugia, nella zona di Ponte Felcino, mentre un altro uomo è stato colpito alla testa. Entrambi non hanno riportato ferite gravi. Secondo quanto ha raccontato il 37enne agli investigatori, sarebbero stati aggrediti mentre attaccavano manifesti di Potere al popolo in vista delle elezioni del 4 marzo. Sulla vicenda indaga la Digos, che sta cercando di ricostruire quanto accaduto. Potere al popolo scrive in una nota: "Pesante clima di odio, si sta cercando di far salire la tensione in ogni modo per non parlare dei veri problemi del Paese". Del tutto opposta la versione di Casapound. "Nell'aggressione di questa notte a Perugia gli aggrediti sono i militanti di CasaPound Italia, che si sono limitati a difendersi da un attacco a freddo, come i video della telecamera presente sul luogo dimostreranno. In questo momento stiamo andando a denunciare l'aggressione da parte di ignoti subita nella notte". E' quanto scrive Antonio Ribecco responsabile umbro di Casapound, in un post sulla pagina Facebook del movimento. 

Lui e l’altro uomo colpito sono stati dimessi

La polizia è intervenuta dopo che una telefonata anonima al 113 segnalava una rissa. Arrivati sul posto, gli agenti non hanno trovato nessuno. Il 37enne accoltellato ha poi raccontato di essere stato accerchiato da alcune persone non ancora identificate. È stato colpito con tre colpi di arma da taglio. Un altro uomo che era con lui, invece, è stato colpito alla testa. Medicati in ospedale, entrambi sono stati già dimessi.

Potere al popolo: "Concessa agibilità politica a organizzazioni violente"

Potere al popolo esprime "vicinanza e affetto" ai due militanti aggrediti a Perugia e in una nota aggiunge: "Da settimane stiamo denunciando il pesante clima di odio creato da un lato dai gruppi neofascisti, dall'altro da una classe politica irresponsabile e dal governo del Pd che concede agibilità politica a organizzazioni violente che andrebbero messe fuori legge". E poi: "Si sta cercando di far salire la tensione in ogni modo per non parlare dei veri problemi del Paese, la disoccupazione, il taglio dei servizi, le disuguaglianze sociali, i disastri ambientali".

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