Il 62enne imprenditore Pasqualino Ariganello era latitante dal 2011. Ritenuto vicino alla cosca Pesce, si trovava nel Paese dell'Europa orientale dove portava avanti attività nell'edilizia e nella ristorazione
Catturato latitante dato per morto, che invece faceva l'imprenditore in Romania. Si tratta del 62enne Pasqualino Ariganello, imprenditore di Rosarno (Reggio Calabria) che gli inquirenti ritengono vicino alla cosca della 'Ndrangheta dei Pesce. Era latitante dal 2011 ed è stato arrestato lo scorso 6 febbraio in Romania ad Alba Iulia, in un'operazione congiunta tra la Direzione delle Investigazioni criminali della Polizia rumena insieme ai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro e con il supporto del servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia. Sebbene i familiari ne avessero da diversi anni annunciato la morte, Ariganello in realtà svolgeva liberamente attività d'impresa in Romania nel settore della ristorazione e dell'edilizia.
La latitanza
L'uomo era ricercato da quando si sottrasse a un arresto disposto dal Tribunale di Modena legato a una pena di oltre 9 anni di reclusione che doveva scontare per bancarotta fraudolenta, insolvenza fraudolenta e appropriazione indebita.
La presunta morte
I carabinieri di Rosarno hanno accertato che, benché i familiari ne avessero annunciato la morte, il latitante arrestato in realtà lavorava in Romania, dove aveva aperto attività nei settori della ristorazione e nell'edilizia. In seguito a questi riscontri la Procura di Modena ha quindi emesso un mandato di arresto europeo eseguito dalla polizia rumena sulla base delle indicazioni fornite dai carabinieri.