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No Tap, scontri presso il cantiere di San Foca

Cronaca
Scontri tra manifestanti No Tap e forze dell'ordine a San Foca (LaPresse)

Sassaiole e cariche della polizia presso la marina di Melendugno, dove si sono scatenate nuove tensioni tra i manifestanti contrari alla realizzazione del gasdotto e le forze dell'ordine

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Scontri a San Foca a causa della realizzazione del gasdotto verso l'Azerbaigian. Una cinquantina di persone del movimento No Tap, che si oppone alla costruzione, si è resa protagonista di una sassaiola a cui hanno fatto seguito le cariche della polizia. Secondo quanto riferito dalle autorità, tre persone - due guardie giurate e una donna - sono rimaste leggermente ferite. Gli scontri sono iniziati alle 5.30 del mattino e stanno continuando sporadicamente.

L'occupazione dei No Tap

I manifestanti del movimento No Tap si sono recati presso i cancelli 4 e 5 del cantiere di San Foca, marina di Melendugno, sbarrandoli con grate e pietre. Gli attivisti, quasi tutti col volto coperto, hanno acceso dei falò e, dopo l'arrivo della polizia, hanno accerchiato il pullman del battaglione San Marco dei Carabinieri e le auto della vigilanza privata Alma Roma. In questo modo hanno impedito alle forze dell'ordine di entrare.

Tre feriti

La polizia ha messo in atto un'azione di contenimento, che ha portato al ferimento di tre persone. Il ferimento della donna, trasportata all'ospedale Vito Fazzi in codice verde, ha innescato la reazione dei manifestanti, che hanno iniziato a lanciare pietre verso l'area cantiere, le torri faro e i mezzi presenti in prossimità. Alcune auto della Polizia, della vigilanza e della Guardia di Finanza sono state danneggiate. Gli scontri hanno scoraggiato l'ingresso dei veicoli addetti alla realizzazione del gasdotto, che sono tornati indietro. I disordini sono ancora in corso in queste ore.