Bambini intossicati a scuola nel Trapanese. Sindaco chiude la mensa

Cronaca
Foto d'archivio (Ansa)
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I Nas dei carabinieri indagano sul cibo servito all'Istituto Pitré-Manzoni di Buseto Palizzolo. Il primo cittadino: "Sospeso, a tempo indeterminato, il servizio". Sospetta intossicazione alimentare anche in una caserma che sarebbe rifornita dalla stessa ditta

Trentacinque scolari e due insegnati intossicati dopo aver mangiato in mensa. È accaduto nell'Istituto comprensivo "Pitrè-Manzoni" di Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani, che ospita classi elementari e medie. I Nas dei carabinieri hanno già prelevato dei campioni di cibo per eseguire gli esami tossicologici. Il sindaco della cittadina, intanto, fa sapere: "In via precauzionale, in attesa dei risultati delle analisi, abbiamo sospeso, a tempo indeterminato, il servizio di mensa nelle scuole".

Intossicazioni anche alla caserma dell'Esercito "Giannettino" a Trapani

Alcuni intossicati si registrano anche tra i militari della caserma dell'Esercito "Giannettino" di Trapani. L'Asp (azienda sanitaria provinciale) ha avviato delle verifiche. Pare che la scuola e la caserma siano rifornite dalla stessa ditta, e per questo sono in corso accertamenti anche in tal senso. Ma da fonti interne all'Esercito è stato sottolineato che per tempi di insorgenza, evoluzione decorso e varietà di sintomi, i casi della caserma non sarebbero riconducibili a nessuna tossinfezione alimentare. 

Sindaco: "Nessun alunno è grave"

L'Asp di Trapani in una nota, inoltre, fa sapere che "al momento comunque al reparto di pediatria dell'ospedale S. Antonio Abate non vi sono ricoverati bambini con tale patologia (tossinfezione alimentare), ma solo per forme influenzali virali". "Sono in costante contatto con i carabinieri del Nas e con i vertici dell'Asp di Trapani, che stanno svolgendo, proprio in queste ore attività di monitoraggio", ha detto il sindaco di Buseto Palizzolo. "Seppur dispiaciuto", il primo cittadino è "rincuorato" dal fatto che "nessun alunno, al di là delle cause del diffuso malessere, è grave. E questa, adesso, è la cosa più importante in assoluto".

I primi casi in caserma

I primi casi di intossicazione alimentare risalgono a martedì scorso, quando almeno quattro militari proprio della caserma "Giannettino" di Trapani si sono presentati al pronto soccorso del "Sant'Antonio" Abate, con nausea e vomito. Dopo la segnalazione di alcuni casi di sospetta intossicazione il dipartimento Prevenzione dell'Asp di Trapani ha inviato la segnalazione ai Nas, che hanno proceduto a effettuare dei campionamenti su alimenti prodotti da una ditta che fornisce i pasti alla caserma.

Codacons: "Controlli a tappeto in tutte le mense"

Intanto il Codacons invoca “controlli a tappeto” su tutte le mense della Sicilia e sulle ditte che le riforniscono: "Ancora una volta si profilano all'orizzonte possibili problemi legati alle mense delle strutture pubbliche”, dice il segretario nazionale dell’associazione Francesco Tanasi. "Già in passato in Italia si sono registrati illeciti in tale settore, attraverso frodi e sofisticazioni alimentari che hanno messo a repentaglio la salute di studenti e cittadini", ha detto.

Coldiretti: 26% degli italiani boccia le mense

Intanto emerge che più di un italiano su quattro (26%) ritiene scarsa la qualità del cibo offerto nelle mense. È quanto emerge da un'indagine Coldiretti/Ixe', in merito al caso di intossicazione dei 35 scolari dell'Istituto di Buseto Palizzolo. Sono 4,6 milioni di italiani costretti per motivi di studio o di lavoro a mangiare in mensa, fa sapere la Coldiretti, con i dati che segnalano grandi margini di miglioramento per la ristorazione collettiva che non sembra garantire un livello adeguato di qualità e sicurezza del cibo offerto come dimostrano anche i frequenti allarmi. Per assicurare il miglior rapporto prezzo-qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare nelle mense i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi, sofisticazioni e adulterazioni. 

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