"Sequestriamo tuo figlio": estorsione e usura a Catania, sei arresti

Cronaca
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Si pensa che le persone fermate siano legate al clan mafioso Cappello-Bonaccorsi. Avevano concesso un prestito a un commerciante con interesse del 25% al mese. Quando la vittima non riusciva più a pagare sono iniziati soprusi e minacce

La polizia di Catania ha sgominato una banda di usurai ed estorsori che era arrivata a minacciare il rapimento del figlio di una vittima. Nel mirino del gruppo, un commerciante che si era trovato in difficoltà economiche e aveva ricevuto a settembre 2017 un prestito di 4mila euro con interessi usurari del 25% al mese. Dopo i primi mesi, la vittima non è più riuscita a sostenere i pagamenti ed è stata presa di mira. Sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse per quelli che si ritiene siano membri del clan Cappello-Bonaccorsi.

Le indagini

Le indagini, tra dicembre e gennaio, hanno documentato come la vittima fosse costretta a versare le somme di denaro richieste. La Squadra mobile ha arrestato in flagranza di reato un 37enne e un 30enne, con in tasca 300 euro ritenuti frutto dell'estorsione. Successivamente la Procura ha disposto il fermo di un 41enne, ritenuto capo di una "famiglia" mafiosa, e altri tre uomini di 63, 44 e 45 anni.

La minaccia del rapimento del figlio

La vittima era riuscita a pagare gli interessi solo per alcuni mesi. Sono diversi i soprusi a cui è stato sottoposto l'uomo: una volta gli emissari si sono impadroniti della cassa per prelevare il denaro, fino ad arrivare all’episodio più grave, il 30 gennaio, quando il commerciante è stato minacciato di violente ritorsioni, e, in particolare, del rapimento del figlio minorenne. L'1 febbraio due emissari della banda si sono presentati per ritirare il denaro ma sono stati fermati in flagrante con in tasca 300 euro.

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