Napoli, occupata una chiesa del '500 per accogliere i senzatetto

Cronaca
Lo striscione della delegazione di "Potere al Popolo" sul sagrato della chiesa di Sant'Antonio a Tarsia, Napoli (Facebook)
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Una delegazione del movimento "Potere al Popolo" ha riaperto le porte di Sant'Antonio a Tarsia, abbandonata da tempo, per poter mettere un tetto sopra la testa ai bisognosi della città

Un'iniziativa dal basso per proteggere i senza fissa dimora. Una delegazione del movimento "Potere al Popolo" ha riaperto e occupato la chiesa di Sant'Antonio a Tarsia, a Napoli, per accogliere i senzatetto e i bisognosi della città, che ogni notte sono esposti al rischio delle intemperie.

L'iniziativa

I ragazzi hanno riaperto il tempio, abbandonato da tempo e più volte saccheggiato, e hanno ripristinato parte dell'edificio, che si sviluppa su una superficie molto ampia. Alla chiesa, si aggiunge anche l'annesso convento, un tempo usato come scuola. "Il nostro decoro è la solidarietà, apriamo le porte alla speranza!", recita lo striscione appeso stamattina sulle grate della chiesa. Gli attivisti che hanno rimesso in moto la chiesa rappresentano "Potere al Popolo", la lista elettorale nata dall'esperienza del centro sociale napoletano "Ex Opg - Je so' pazzo". "Abbiamo deciso di organizzarci noi dal basso - spiegano i promotori dell'iniziativa in un volantino diffuso ai passanti - perché nella nostra città non ci sono abbastanza dormitori né una adeguata risposta all'emergenza freddo".

L'emergenza senza fissa dimora a Napoli

Dall'inizio della stagione invernale si contano già numerosi decessi collegati al freddo: le statistiche sono anche inaffidabili dato che non è possibile tracciare tutti gli "invisibili" che ogni giorno non riescono a far fronte al freddo della notte. Già durante lo scorso inverno le porte del centro sociale "Je So Pazzo" si erano aperte per varie settimane, accogliendo i senza fissa dimora di Napoli e mettendo in moto una vasta rete di solidarietà cittadina per organizzare permanenza, cene e pulizie della struttura. Il tutto era stato accompagnato da richieste chiare alle istituzioni per affrontare il problema in sinergia. Appelli rimasti senza risposta. "Mentre tutti fanno a gara a chi la spara più grossa in termini di promessa, vogliamo portare come elemento politico di questa campagna elettorale delle pratiche concrete: la solidarietà, il mutualismo e l'aiuto reciproco", dichiara Viola Carofalo, portavoce nazionale della lista. Una visione in netta contrapposizione con il decreto Minniti che istituisce il daspo urbano per ragioni di decoro pubblico, conferendo ai sindaci il potere di cacciare i senzatetto dai centri storici.

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