Giorno della memoria 2018, le iniziative in Italia

Cronaca
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A 80 anni dall'emanazione delle leggi razziali, mostre e incontri per riflettere sulla Shoah e per non dimenticare l'orrore dei campi di concentramento nazisti

Il Giorno della Memoria in programma il 27 gennaio è l’appuntamento internazionale per far riflettere sulla Shoah, lo sterminio in cui - fra il 1939 e il 1945 - vennero sistematicamente uccisi dai nazisti oltre 6 milioni di ebrei. Prima ghettizzati, poi deportati nei campi di concentramento, gli ebrei furono eliminati attraverso uno schema studiato e sistematico. Vittime dello sterminio furono anche rom, omosessuali, persone con handicap e senzatetto. In totale, furono uccise 15 milioni di persone. 

Nel 2018, le iniziative per ricordare quello che successe sono molte e si intersecano con quelle pensate per gli 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali (1938). In Italia, in occasione del 27 gennaio - giorno dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, nel 1945 - sono previste diverse iniziative da Nord a Sud.

Le iniziative a Milano

A Milano il 27 gennaio (qui tutto il programma), fra gli appuntamenti, anche un flash mob in ricordo delle migliaia di vittime perseguitate e deportate nei campi di concentramento, a causa del loro orientamento sessuale. "Nei lager, le persone omosessuali erano contrassegnate con un triangolo rosa (gay) o nero (lesbiche), subivano umiliazioni e torture e venivano sottoposte a brutali sperimentazioni fino alla morte", si legge nella descrizione dell’evento che si tiene il 27 gennaio, alle ore 18.30 in galleria Vittorio Emanuele, grazie al Coordinamento arcobaleno delle associazioni Lgbt. Diversi anche gli appuntamenti musicali. Sabato alla Palazzina Liberty si svolge una Conferenza-concerto sulla musica del compositore italiano di religione ebraica Mario Castelnuovo Tedesco, costretto alla fuga negli Usa per via delle leggi razziali. Mentre la sera, alle 20.30, l’appuntamento è con Milano Ricorda la Shoah, al conservatorio G. Verdi, per l’evento musicale Destinatario sconosciuto. Inoltre, nel capoluogo lombardo, nei giorni 19, 20 e 23 gennaio sono state posate 26 nuove “pietre d’inciampo”, vale a dire sampietrini che costituiscono il più grande monumento diffuso d’Europa (oltre 56mila sono già stati collocati), dedicato ai deportati nei lager nazisti. La targa in ottone applicata su ogni pietra riporta nome, anno di nascita, giorno e luogo della deportazione e data di morte della persona a cui è intitolata. Presidente del comitato pietre d’inciampo è Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e nominata senatrice a vita, che il 24 gennaio racconta a oltre 2mila studenti milanesi la sua storia, nel corso di un incontro-testimonianza.

Le mostre di Torino

L’iniziativa di “Pietre d’inciampo”, però, non interessa solo Milano. Per il 2018, anche Torino - con tutta la Regione - è attiva nel progetto. "Da quest'anno non raccontiamo solo la deportazione torinese, ma ci allarghiamo a tutto il Piemonte", ha spiegato il vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al comitato Resistenza e Costituzione, "a testimonianza di quanto terribile e diffusa sia stata quell'esperienza. Gli Stolpersteine (pietre d’inciampo) sono strettamente legate al Giorno della Memoria (qui la mappa di quelle posate in città), che quest'anno abbiamo voluto dedicare allo sterminio degli omosessuali". Nel 2018, inoltre, cadono gli 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali. Per questo a Torino, fino al 17 febbraio, alla biblioteca civica centrale si tiene la mostra itinerante Lo stato italiano emana le leggi razziali con storie, documenti, fotografie sugli atti discriminatori attuati dal regime fascista. Per il 27 gennaio, appuntamento al Polo del ‘900 (qui tutte le iniziative) per l’inaugurazione dell’Esposizione pubblica del quadro di Gino Gregori, dipinto dal pittore al suo ritorno da Mauthausen. È una grande tela a olio che rappresenta il dramma delle ultime esecuzioni con il gas, tra il 20 e il 25 aprile 1945. 

L’arte a Genova e in tutt’Italia

Torna a Genova per la sua decima edizione la rassegna d'arte contemporanea Segrete - tracce di Memoria, un’alleanza di artisti in memoria della Shoah inaugurata nelle antiche celle della Torre Grimaldina di Palazzo Ducale. Resterà aperta al pubblico fino al 3 febbraio. Ma non è solo Genova ad aver scelto le forme artistiche per ricordare gli orrori della Seconda guerra mondiale. Il 27 e il 28 gennaio, si tiene l’evento La Shoah dell’arte, in contemporanea in alcuni musei, gallerie e teatri di tutt’Italia: al centro del progetto l'arte in tutte le sue forme, quella osteggiata dal nazismo, quella dei testimoni dello sterminio e quella contemporanea che oggi riflette sull’Olocausto.

Trieste ricorda Dachau

Anche a Trieste il ricordo passa dall’arte. Inizia il 26 gennaio, e si conclude il 2 aprile, l’esposizione di 24 disegni di Zoran Music scampati a Dachau. I lavori si possono ammirare al Civico Museo "Revoltella" nella mostra Zoran Music. Occhi vetrificati. I disegni sono stati realizzati su fogli di quaderno, carte di riciclo e persino libri, per dare forma, e in qualche modo esorcizzare l'orrore, creando opere d’arte. Ventiquattro testimonianze su Dachau, in presa diretta da chi vi era imprigionato, marchiato con il "triangolo rosso" dei deportati politici. 

Venezia propone 39 iniziative sul territorio 

Sono invece 39 le iniziative pensate dall’amministrazione comunale di Venezia per il Giorno della Memoria 2018 (qui il programma completo). L’evento principale si tiene domenica 28 gennaio, dalle 11, al teatro Goldoni, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro e del presidente della comunità ebraica di Venezia, Paolo Gnignati. Anche Venezia, inoltre, ha aderito all’iniziativa di “Pietre d’inciampo”. Lunedì 22 gennaio sono state deposte 18 nuove pietre, raggiungendo le 72 in totale. Tra le particolarità, il fatto che per la prima volta ce ne siano quattro al Lido.

A Bologna maratona nei luoghi della Shoah

A Bologna l’appuntamento è per il 28 gennaio, alle 11, in piazza del Memoriale. Parte da qui, infatti, la maratona nei luoghi della Memoria, alla sua seconda edizione. Due i percorsi, uno da 12 e uno da 5 chilometri. Tra le tappe, luoghi simbolo come il monumento in memoria della battaglia, la lapide per i deportati ebrei della città di Bologna e il museo ebraico. Proprio in quest’ultimo luogo, fino al 18 marzo, si tiene la mostra Arpad Weisz, dal successo alla tragedia. È pensata per raccontare la storia di Arpad Weisz: fu l’allenatore ebreo ungherese che, dal 1935 al 1938, portò la squadra di calcio del Bologna a vincere per due volte consecutive lo scudetto e la prestigiosa coppa del Torneo dell’esposizione di Parigi, nel 1937. Weisz fu poi deportato e morì ad Auschwitz, nel 1944.
Le iniziative si estendono anche a tutta la Regione: l’assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna ospita la mostra fotografica Il rumore del vuoto, realizzata dagli studenti del liceo Laura Bassi di Bologna.

A Ferrara il ricordo di prigionieri e deportati

Anche a Ferrara il Comune ha programmato molti eventi (qui gli incontri data per data) per il periodo del Giorno della Memoria. Un calendario di eventi è stato pianificato anche dal Meis, il museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah. Il 26 gennaio, inoltre, si tiene la cerimonia di deposizione di una corona al cippo che ricorda i cittadini ebrei ferraresi reclusi nella caserma Bevilacqua, nel gennaio 1944. 

A Firenze il meeting regionale rivolto agli studenti

A Firenze, il 26 gennaio appuntamento con il meeting regionale rivolto agi studenti delle scuole secondarie di II grado e delle università toscane "in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti". L’incontro è organizzato dalla Regione Toscana, al Mandela Forum. Lo stesso giorno, dalle 9, gli Uffizi omaggiano Carlo Levi, con una mattinata di studi sull’autore.

A Roma "Memoria genera Futuro"

A Roma sono oltre 100 gli eventi organizzati, per tre mesi (fino al 18 marzo), dal Campidoglio e dalla comunità ebraica romana per la seconda edizione di “Memoria genera Futuro”. Il percorso ricorda anche - e soprattutto - la vergogna delle leggi razziali. Il calendario è stato pensato in prevalenza per gli studenti, in modo che possano assistere a mostre, spettacoli, dibattiti, lezioni e proiezioni dedicati alla memoria dell’Olocausto (qui il calendario delle iniziative). Altro filone toccato dagli eventi è il 70esimo compleanno della Costituzione, nata dopo la resistenza antifascista. Il vice sindaco ha spiegato, a questo proposito: "Abbiamo scelto di parlare di Costituzione perché l'articolo 3 della Carta è stato scritto proprio perché quanto visto con le leggi razziali, che dal 38 al 43 hanno devastato la vita di migliaia di persone, non si ripetesse più". Anche nella Capitale, inoltre, prosegue il progetto “Pietre d’inciampo”. Qui, il 9 gennaio scorso, l’artista tedesco Gunter Demnig, ideatore dell’opera, ha installato 11 Stolpersteine.

Tra gli appuntamenti, anche quello del 24 gennaio in cui, al teatro Eliseo, si parla di odio razziale e genocidi, ma anche di fake news e dark web. L’iniziativa La questione del negazionismo: dalla Shoah al Web promuove un dibattito sul negazionismo tradizionale e su quello "politico" di Paesi che non hanno voluto fare i conti con i loro genocidi e dove ancora oggi è vietato parlarne. La discussione include anche il problema delle fake news e del dark web usato per propagandare odio e razzismo. Inoltre, il 25 gennaio, al Quirinale, si tiene la premiazione dei ragazzi che hanno partecipato al concorso I giovani ricordano la Shoah, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  

Il 29 gennaio, invece, si svolge un meeting internazionale: la conferenza di Roma sulla responsabilità degli Stati, delle istituzioni e degli individui nella lotta all’antisemitismo nell’era Ocse. Inoltre, nel 2018, l'Italia presiede l’International holocaust remembrance alliance (Ihra), l'alleanza tra Stati fondata nel 1998 per promuovere l'educazione, il ricordo e la ricerca sull’Olocausto.

Napoli e la persecuzione degli Ebrei in Italia

A Napoli il ricordo passa attraverso le mostre. Dal 23 gennaio ha inaugurato 1938-1945. La persecuzione degli Ebrei in Italia. Documenti per una Storia, alla Camera di commercio napoletana. Mentre si tiene a Castel dell’Ovo l’esposizione personale dell’artista Giorgio Sorel, Il Cerchio e la Shoah (fino al 30 gennaio).

Il Viaggio della Memoria, "per non dimenticare"        

Arrivano da Norcia, ma anche da Novara, Bologna, Roma, Vibo Valentia e Maratea. Sono gli oltre 100 ragazzi che partecipano al “Viaggio della memoria”, organizzato dal Miur con la collaborazione dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. Il percorso stimola i ragazzi a riflettere sul passato con l’accompagnamento della ministra Valeria Fedeli, della presidente dell'Ucei Noemi Di Segni, del vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, del prof. Marcello Pezzetti, direttore del museo della Shoah di Roma, e di una delegazione dell'Anac e della procura nazionale antimafia. Il percorso prevede una visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e al ghetto istituito dai nazisti nel 1941 nel quartiere Podgorze, i resti del krematorium II e del campo femminile di Birkenau, l'antico quartiere ebraico di Kazimierz e la sinagoga Tempel di Cracovia. Poi, la testimonianza di Andra Bucci, sopravvissuta alla Shoah. Durante il viaggio (21-23 gennaio), Fedeli ha ricordato che questa è un'occasione "per non dimenticare, un momento di incontro dei nostri ragazzi con la storia, sui luoghi dove la storia si è verificata". 

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