Incidente in fabbrica a Milano, morto il quarto operaio

Cronaca
Fiori all'esterno della fabbrica Lamina di Milano (Ansa)

Giancarlo Barbieri, ricoverato all’ospedale San Raffaele, era rimasto intossicato dalle esalazioni alla fabbrica Lamina. Nella tragedia dello scorso 16 gennaio erano decedute tre persone, tra cui il fratello. Le indagini si concentrano sul malfunzionamento dei sensori

Sale a quattro il numero delle vittime dell'incidente alla fabbrica Lamina avvenuto martedì 16 gennaio a Milano. E' morto anche Giancarlo Barbieri, 62 anni, uno degli operai coinvolti nell'incidente in cui ha perso la vita pure il fratello Arrigo. L'uomo si trovava nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgia dell'ospedale San Raffaele, nel capoluogo lombardo.

L'incidente e il malfunzionamento dei sensori

Giancaro Barbieri faceva parte della squadra di operai che alla Lamina, azienda di materiali ferrosi che si trova in via Rho, stava pulendo un forno ed è rimasta intossicata dalle esalazioni di gas nocivi. Tre le vittime: Marco Santamaria, 43 anni, Giuseppe Setzu, di 49, e Arrigo Barbieri, di 58. L'uomo, tecnico specializzato, non vedendo risalire i colleghi aveva capito che qualcosa non andava e aveva allertato altri dipendenti, ma è stato poi sorpreso anche lui dalla fuoriuscita dei gas nocivi perché i sensori che avrebbero dovuto segnalare la presenza delle sostanze non sono scattati.

Si indaga per omicidio colposo plurimo

Ed è proprio sul dettaglio dei sensori che si concentra l'indagine della Procura di Milano con l'ipotesi di omicidio colposo plurimo. Oggi, giovedì 18 gennaio, carabinieri e vigili del fuoco tornati alla fabbrica per un nuovo sopralluogo, e sono arrivati anche i tecnici della ditta produttrice del forno, che era stato sottoposto a manutenzione un mese fa. Come atto dovuto, per il sequestro della fabbrica e per gli accertamenti, verranno iscritti nel registro degli indagati il responsabile legale dell'azienda e, probabilmente, altre figure, come i responsabili della sicurezza.

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