L'appello dell'associazione sul caso di un 24enne che si trova in una casa di lavoro di Vasto: "Il ragazzo è affetto da epilessia cronica e disturbi di personalità, andrebbe trasferito in una Rems ma non ci sarebbero posti"
L'associazione Antigone, che si occupa di diritti e garanzie nel sistema penale, chiede l'immediata scarcerazione di un giovane di 24 anni, attualmente detenuto presso la casa di lavoro di Vasto. "Il caso - spiega Patrizio Gonnella, presidente di Antigone - riguarda un ragazzo malato psichiatrico affetto da una forma di epilessia cronica e da una gravissima schizofrenia paranoide, nonché da disturbi di personalità". Secondo Gonnella, il 24enne "dopo essere stato condotto presso la casa di lavoro ha subito un tracollo psichico sviluppando una gravissima depressione, con una totale dissociazione dalla realtà, con un quadro delirante e tendenze suicide".
Il parere degli psichiatri e il provvedimento del magistrato
A rafforzare la richiesta dell'Associazione Antigone ci sarebbero anche il parere degli psichiatri e un provvedimento del magistrato di sorveglianza di Pescara. La condizione in cui si trova il 24enne, infatti, "ha portato gli psichiatri della struttura penale - continua Gonnella - a sollecitare l'immediata sospensione delle misure di sicurezza, per le evidenti incompatibilità dell'internato" alla reclusione in un penitenziario. "Dopo queste istanze e quelle del legale della famiglia, lo scorso 7 dicembre - aggiunge Gonnella - il magistrato di sorveglianza di Pescara ha preso atto della assoluta incompatibilità del ragazzo con il regime penitenziario". Un provvedimento che però "non è stato eseguito - spiega Gonnella - poiché non ci sarebbe posto in nessuna Rems (Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza) del Lazio e d'Italia". Secondo Gonnella, dunque, "il ventiquattrenne viene dunque indebitamente trattenuto, nonostante i suoi bisogni pressanti di cure e le condizioni di incompatibilità con la misura penitenziaria, all'interno della casa di lavoro di Vasto".
Antigone: il ragazzo va liberato se non c'è posto nelle Rems
Secondo il presidente di Antigone "in ogni circostanza in cui emerga un'incompatibiltà con il regime di detenzione e nel caso non sia immediatamente disponibile un posto in Rems, è fondamentale che l'attesa che questo posto si liberi avvenga da una condizione di libertà e che la persona sia presa in carico dal Dipartimento di Salute Mentale del territorio dove si risiede. Ancor più fondamentale lo è poi in circostanze come queste dove vi è un rischio suicidario".