Bologna: riscuotevano le pensioni dei parenti deceduti, 12 denunce

Cronaca
L'operazione "Off-Line" ha portato alla denuncia di 12 persone per truffa ai danni dell'Inps (archivio Fotogramma)
Fotogramma_Inps

L'operazione "Off-Line" della guardia di finanza ha portato alla denuncia di dodici persone. La procura felsinea ha disposto un sequestro preventivo di 160mila euro

Avrebbero riscosso le pensioni dei parenti deceduti per un importo complessivo di 272mila euro. Questa l'accusa mossa dalla Guardia di Finanza di Bologna nei confronti di 12 persone denunciate alla Procura per il reato di truffa all'Inps.

Sequestrati 160mila euro

Secondo quanto rivelato dalle autorità, nove dei 12 denunciati sono inoltre stati raggiunti da un decreto di sequestro preventivo per una cifra equivalente a 160mila euro. La misura emessa dal gip del tribunale di Bologna, Rossella Materia, su richiesta del sostituto procuratore, Luca Alfredo Davide Venturi, si è resa necessaria per sottrarre alla disponibilità degli indagati il corrispondente profitto ritenuto illecito. L'operazione della Guardia di Finanza, denominata "Off-Line", è la seconda tranche di un'indagine avviata nel 2016, inizialmente circoscritta al solo comune di Bologna. In quell'occasione i militari avevano individuato quattro persone accusate di aver percepito le pensioni di parenti defunti per una somma totale di oltre 190mila euro.

L'indagine "Off-Line"

Nell'attuale seconda fase dell'indagine, i controlli sono stati estesi all'intero ambito provinciale. I finanzieri sono riusciti a risalire ai 12 denunciati, grazie all'approfondimento di 25mila posizioni di soggetti deceduti nel triennio 2013-2015. L'incrocio dei dati ha permesso di risalire ai beneficiari illeciti delle pensioni: 11 residenti nella provincia di Bologna e uno nel Ravennate. L'accusa per loro è quella di aver nascosto all'Inps il decesso dei loro familiari ed essere riusciti a usufruire illegalmente delle loro pensioni. Il sistema sarebbe stato favorito anche dal fatto che la maggior parte di loro aveva ricevuto una delega a operare sui conti correnti bancari dei parenti estinti. Il caso più eclatante, hanno spiegato gli inquirenti, era quello di uno dei denunciati che avrebbe riscosso la pensione di un familiare morto più di tre anni prima. In particolare l'uomo avrebbe intascato quasi 62mila euro attraverso ripetuti prelievi al bancomat. Le persone denunciate, tre delle quali saranno perseguibili solo in via amministrativa in ragione della lieve entità del profitto illecito contestato, sono state segnalate anche all'Inps, in virtù dell'apposito protocollo d'intesa stipulato tra la guardia di finanza e l'ente previdenziale.

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