Balena spiaggiata in Sardegna, carcassa ancora lì da oltre 40 giorni

Cronaca
La foto mostrata in un tweet della Nuova Sardegna

A Platamona, nel golfo dell'Asinara, c’è una balenottera che aspetta di essere rimossa da metà novembre. La Nuova Sardegna racconta come, mentre la carcassa si sta decomponendo sotto gli occhi dei curiosi, la “burocrazia farraginosa italiana” fa lentamente il suo corso 

A Platamona, nel golfo dell'Asinara, c’è una balenottera spiaggiata da 44 giorni. A raccontare la sua storia è La Nuova Sardegna. “Una storia paradossale della burocrazia farraginosa italiana che si inceppa quando si deve rimuovere un mammifero marino di 17 metri adagiato sulla battigia”, scrive il giornale. Perché la carcassa dell’animale è lì da novembre e, dopo un mese e mezzo di sopralluoghi e flash dei curiosi, non è ancora stata rimossa. Per dopo le feste è stata convocata dal Comune di Sorso una nuova conferenza dei servizi. Gli enti invitati sono almeno 17 e - tra regolamenti europei, ordinanze regionali, protocolli nazionali e norme varie – avranno il compito di capire chi e come dovrà smaltire la balena.

La balena da spostare

Il giornale racconta di come tutto abbia avuto inizio la mattina del 15 novembre: una chiamata della Capitaneria di porto avvisa il comando dei vigili urbani di Sorso dell’animale spiaggiato e lo invita a rimuoverlo. Il Comune della Romangia, però, è impreparato su come spostare una balena e inizia un giro di consultazioni tra veterinari dell’Istituto Zooprofilattico e della Asl di Sassari. Il giorno dopo iniziano i sopralluoghi (e la decomposizione dell’animale). I vigili urbani, scrive il giornale, fanno presente che il Comune non ha “i mezzi idonei per la rimozione della carcassa”. La mattina dopo, continua La Nuova Sardegna, “il servizio veterinario della Asl di Sassari suggerisce due possibili soluzioni del problema: 1) traino a mare della carcassa e affondamento; 2) naturale decomposizione in loco”. Il Cert (Cetaceans emergency response team), intanto, “si dice disponibile a sezionare la carcassa per la modica cifra di 2mila euro. Fatta a pezzi, la balena potrà essere comodamente rimossa”.

I preventivi

Il 22 novembre, racconta ancora il giornale, il Comune di Sorso chiede un preventivo di spesa per la rimozione e lo smaltimento della carcassa alla ditta Ecoserdiana. La risposta sarebbe stata: “In Sardegna non ci sono impianti che possono fare questo lavoro”. “Sorso – spiega il giornale – a questo punto chiama la Subservice. La stima delle spese è di quella che fa cadere le braccia: 100mila euro”. Il Comune, intanto, chiede alla Regione di chi sia la competenza. “La risposta – dice La Nuova Sardegna – arriva a stretto giro di Pec: ‘Voi’”. Ma Cagliari, aggiunge il giornale, “mossa a compassione, con un emendamento bipartisan, mette mano al portafoglio per contribuire alle spese”.

La conferenza dei servizi

Sorso, così, apre la pratica per l’esame “della problematica relativa allo spiaggiamento di una balenottera, al fine di concordare le modalità di smaltimento”. Viene convocata una conferenza dei servizi. Nell’elenco dei partecipanti, continua il giornale, ci sono l’Agenzia del Demanio, l’Arpas, i servizi di Igiene e di Sanità animale dell’Assl di Sassari, il Comune di Sassari, la direzione generale del Corpo forestale, la Guardia costiera, l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, la Provincia di Sassari, cinque differenti servizi della Regione, il ministero dell’Ambiente, la Prefettura, il sindaco e il segretario comunale di Sorso. “Se diciassette enti vi sembrano troppi – scrive La Nuova Sardegna – è di questi giorni la notizia che l’affollata conferenza di servizi sarà riconvocata dopo le feste con almeno tre nuovi ospiti: un archeologo, un geologo e l’ente parco nazionale dell’Asinara che sarebbe interessato ad avere lo scheletro della balena”. Balena che, intanto, continua a decomporsi sulla spiaggia sotto gli occhi dei curiosi.

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