Riutilizzavano oro di furti e rapine, arrestati gioiellieri in Toscana

Cronaca
L'operazione è stata condotta dai carabinieri di Pontedera (Fotogramma)
Fotogramma_carabinieri

Operazione dei carabinieri in diverse province toscane: coinvolti titolari di gioiellerie e laboratori orafi e dei pregiudicati

I carabinieri della Compagnia di Pontedera, in provincia di Pisa, hanno portato alla luce un giro d'affari clandestino che ha coinvolto alcune gioiellerie toscane, che avrebbero riutilizzato l'oro di furti e rapine per creare monili poi reimmessi nel circuito legale.

Sei persone coinvolte

L'operazione, in corso dalle prime ore di venerdì 29 novembre, ha portato all'esecuzione di cinque provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale del riesame di Firenze ed eseguiti dagli stessi uomini dell'Arma. Provvedimenti che hanno colpito appunto i titolari di gioiellerie e laboratori orafi di Lucca, della Valdera e della provincia di Livorno, oltre che alcuni pregiudicati di origine slava. Un sesto uomo coinvolto nell'inchiesta è ricercato all'estero.

Oltre sei chili d'oro recuperati

Nell'operazione sono stati sequestrati oltre 6 chili d'oro e altri preziosi, tra cui orologi di noti marchi, tutti provento di furti e rapine in ville in Toscana e in altre zone del territorio nazionale. Parte del metallo prezioso veniva fuso, così da ostacolare l'identificazione della sua provenienza, e rimesso nel circuito legale attraverso le gioiellerie e i laboratori orafi.

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