Maltempo: allerta neve in Lombardia, valanga sulle Dolomiti

Cronaca
La neve caduta a Caprile di Alleghe (Belluno)

Dopo le nevicate dei giorni scorsi, l’allarme valanghe è di grado 3 su 5 su gran parte del settore alpino. La Regione veneta: “Pericolo marcato”. La Protezione civile lombarda: codice giallo per rischio neve. A San Silvestro le temperature dovrebbero alzarsi, poi piogge

Se il clima in queste ore è ancora invernale, nella notte di San Silvestro una temperatura non particolarmente fredda dovrebbe permetterci di brindare all’aperto in gran parte dell’Italia (LE PREVISIONI). Poi, soprattutto al Nord, dovrebbero arrivare le piogge. Ma in attesa del nuovo anno, in particolare in Veneto e in Lombardia, il rischio più grosso è quello di valanghe. Sulle Dolomiti, in Trentino, invece proprio dopo una valanga sono state salvate due persone. Il maltempo, intanto, ha reso difficoltosi i collegamenti marittimi fra la Sicilia e le isole minori e, in alcuni casi, ne ha provocato l'interruzione.

Due escursionisti salvati sotto le Cime di Lavaredo

Due escursionisti che percorrevano con le ciaspe da neve un percorso sotto le Tre Cime di Lavaredo sono stati salvati dopo una valanga dagli uomini del Suem 118, intervenuti con un elicottero. I due, italiani, stavano seguendo con le ciaspe, nella neve alta, il sentiero numero 101, un percorso estivo che dal Rifugio Auronzo, sotto le Tre Cime, porta al casello della strada a pedaggio che sale al rifugio. Individuati sotto Forcella Longeres, i due, impauriti, ma incolumi, sono stati aiutati a liberarsi: erano coperti dalla neve fino al torace. Recuperati dall'eliambulanza, sono stati poi trasportati a valle. Dopo le copiose nevicate degli ultimi giorni il rischio valanghe sulle Dolomiti venete è stimato in grado 3 (marcato), condizione che rende pericoloso effettuare escursioni in alta montagna in assenza dei dispositivi di autosoccorso, Artva, pala e sonda. 

Allerta valanghe in Veneto

Il pericolo valanghe è di grado marcato pari a 3 (su una scala da 1 a 5) su gran parte del settore alpino, dove il rischio risulta più elevato nella zona centro-orientale. La Regione Veneto, in particolare, segnala lo stato di allerta in montagna per rischio valanghe dopo le nevicate che negli ultimi due giorni hanno apportato 50-60 cm di manto fresco, con massimi fino a 90 cm nel basso Agordino e nello Zoldano. I venti da moderati a forti da nord-ovest, poi, hanno determinato la formazione di lastroni soffici, localmente poggianti su croste da rigelo o strati deboli. “L'attività valanghiva spontanea lungo i percorsi abituali si va gradualmente riducendo anche se singoli distacchi potranno ancora interessare la viabilità in quota”, spiega una nota. Che aggiunge come sabato siano previsti ancora venti forti, domenica un forte rialzo delle temperature e lunedì un peggioramento con altre nevicate. “Il pericolo di valanghe sarà ancora, in generale, marcato (grado 3)”, ribadisce. Il livello di criticità è giallo su tutti i settori della montagna veneta.

Rischio neve in Lombardia

Un codice giallo, quindi una comunicazione di ordinaria criticità, è stato emesso anche dalla Protezione civile della Regione Lombardia. L’allerta riguarda il rischio neve, dalle ore 21 di venerdì fino alle 12 di sabato, in particolare su Alpi e Prealpi. “Le precipitazioni nevose – spiega la Protezione civile – saranno più intense nelle ore centrali della mattinata del 30 dicembre, complessivamente deboli, ma più marcate sulla parte occidentale dell'arco alpino e prealpino, con quota neve più bassa attorno ai 400 metri sui rilievi centro occidentali e Alta Valtellina. Non esclusi accumuli localmente a quote inferiori a interessare la fascia di alta pianura occidentale, sebbene con accumuli molto deboli o nulli”. I disagi principali, anche legati alla formazione di ghiaccio, potrebbero riguardare soprattutto la circolazione stradale e ferroviaria. Nevicate sono attese a bassa quota, fino ai 300-500 metri, anche tra il sud delle Marche e l'Abruzzo e in forma più marginale sul Molise e sulla sommità del Gargano. Previste nevicate fino a quote di fondovalle anche in Valle d'Aosta, sui rilievi del Torinese, in alta Ossola e nelle zone di confine tra la Valtellina e l'Alto Adige.

Le previsioni per i prossimi giorni

Secondo i meteorologi, se il 30 dicembre freddo e nuvole dovrebbero interessare molte regioni, dal 31 le temperature dovrebbero aumentare. Clima più mite soprattutto al Sud e nelle Isole. Ma, già dall’1 gennaio, potrebbero servire gli ombrelli. Alcune piogge potranno interessare il Nord-Est e le regioni tirreniche dalla Toscana fino alla Campania.

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