Terrorismo, donna ricercata in Francia arrestata a Milano

Cronaca

La 35enne di origini marocchine e naturalizzata italiana avrebbe fatto parte di un’associazione criminale attiva nella preparazione di atti terroristici. Sarebbe fuggita in Siria, lo scorso marzo, con i suoi tre figli

Una donna di origini marocchine - e naturalizzata italiana - è stata arrestata dagli agenti della sezione antiterrorismo internazionale della Digos di Milano e dal personale della Polizia di frontiera aerea dello scalo di Milano Malpensa. Nell’operazione è stato eseguito un mandato d’arresto europeo che era stato emesso il 23 dicembre dalla Corte d'Appello di Parigi nei confronti della 35enne. Le autorità francesi ritengono infatti che la donna abbia partecipato a un’associazione criminale attiva nella preparazione di atti terroristici e che sia fuggita per un periodo in Siria, portando con sé i suoi tre figli. 

La fuga verso la Siria

La donna, sposata con un cittadino italiano, è residente a Juan Les Pins - in Francia - con la famiglia. Lo scorso marzo aveva abbandonato l'abitazione con i tre figli minori all'insaputa del marito per raggiungere la Siria. Le indagini della Polizia francese, dopo la denuncia di scomparsa presentata dal marito stesso, hanno permesso in un primo momento di individuarla vicino al confine turco-siriano e poi, successivamente, in Siria, nella provincia di Idlib. Dopo mesi di silenzio, la donna, circa un mese fa, avrebbe ricontattato il marito per rientrare in territorio europeo. 

La collaborazione tra Francia e Italia

Nel seguire la vicenda, le autorità giudiziarie francesi avevano chiesto la collaborazione di quelle italiane per rintracciare la donna in territorio italiano e avere ulteriori informazioni. La 35enne è anche accusata di essersi sottratta ai propri obblighi legali al punto da compromettere la sanità, la sicurezza, la moralità e l'istruzione dei propri figli minori, dati i suoi presunti legami con un'impresa di stampo terroristico. La donna si trova ora nel carcere di San Vittore in attesa delle decisioni delle autorità giudiziarie competenti, mentre i tre figli minori sono stati affidati al padre.

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