Coniugi uccisi a Viterbo, fermato il figlio a Ventimiglia

Cronaca
Ansa_polizia

L'uomo, un 44enne, è accusato di omicidio. Avrebbe colpito a morte i genitori trovati poi dall'altra figlia in casa avvolti in sacchi di cellophane. Non si esclude che il movente sia riconducibile alla pensione del padre

E' stato fermato a Ventimiglia (Imperia), quasi al confine con la Francia, l'uomo sospettato di aver ucciso gli anziani genitori a Viterbo. Il 44enne è stato fermato dalla polizia con l'accusa di omicidio. Le ricerche della squadra mobile di Viterbo sono scattate immediatamente dopo il ritrovamento in casa dei corpi dei due coniugi, avvolti in sacchi di cellophane. Non si esclude che il movente sia riconducibile alla pensione del padre.

La scoperta dei cadaveri

I due anziani, marito e moglie, erano stati trovati senza vita sul letto, nella loro abitazione. Era stata l’altra figlia a scoprire i cadaveri. In base a quanto accertato dai poliziotti della squadra mobile, la donna sarebbe morta dopo un colpo alla testa inferto probabilmente con un attrezzo in ferro del camino. Il marito, invece, non presentava segni evidenti di violenza. Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte. Il figlio della coppia, su cui indagano gli investigatori e che si era reso irreperibile, prima del fermo in Liguria, risulta disoccupato e con qualche piccolo precedente per furto alle spalle. A dare l'allarme era stata la sorella: si era insospettita quando, dopo aver chiesto notizie dei genitori che non riusciva a contattare, il fratello le avrebbe detto che i due erano ricoverati in clinica. La morte potrebbe risalire a circa 36 ore prima del ritrovamento.

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