Il ministro allo Sviluppo economico interviene dopo che la compagnia ha scritto al personale italiano per invitarlo a non scioperare il 15 dicembre. Mentre il ministro del Lavoro garantisce: "Controlleremo i contratti". Delrio:" "Inaccettabile minaccia ai lavoratori"
Dal ministro dello Sviluppo economico a quello del Lavoro e dei Trasporti. Sono molte le reazioni arrivate dopo la lettera inviata da Ryanair con la quale si invitavano i piloti italiani ad astenersi dallo sciopero atteso per il 15 dicembre, a meno che non volessero incorrere in sanzioni. "È indegno", fa sapere Carlo Calenda, che precisa: "Non è il mio ambito di responsabilità", ma "si dovrebbe intervenire" perché "non si può stare su un mercato, prendere i vantaggi e non rispettare le regole". Critico anche Giuliano Poletti che condanna la scelta della compagnia aerea: "È una cosa gravissima, perché non si può intervenire con questa modalità e credo che tutte le autorità competenti debbano fare la loro parte. A noi compete il controllo della corretta applicazione dei contratti e delle leggi riferite al lavoro. Per questa parte ce ne occuperemo noi". Mentre Graziano Delrio accusa: "È una inaccettabile minaccia ai lavoratori per un sacrosanto diritto di scioperare".
Diritto di sciopero "garantito dalla legge"
Che il diritto di sciopero "è garantito dalla legge", lo ha ricordato anche il ministro del Lavoro. Per Poletti, "se c'è qualcuno che infrange la legge in Italia c'è la magistratura che ha il compito di garantire la piena applicazione della legge". Sulla vicenda si è espresso anche il Presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, che ha spiegato, in una nota: "La dichiarazione dei vertici di Ryanair appare non conforme ai principi del nostro ordinamento, nel quali lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale".
La lettera di Ryanair ai piloti italiani
Lo sciopero, al quale aderisce il personale delle compagnie Ryanair, Vueling e Alitalia è stato indetto per il 15 dicembre e dovrebbe interessare tutto il territorio nazionale. Per Ryanair, la sospensione dell'attività lavorativa durerà quattro ore: dalle 13 alle 17. Ma la compagnia, dopo aver saputo dello sciopero, aveva inviato una lettera ai piloti italiani, con l’invito all’astensione. Per chi non avesse scelto questa strada, si parlava di sanzioni tra cui "la perdita di futuri aumenti in busta paga secondo l'accordo", oppure "trasferimenti o promozioni". La lettera, siglata dal capo del personale Eddie Wilson, chiedeva esplicitamente: "Per favore continuate a lavorare secondo i vostri turni già previsti".
Camusso: "Calenda parli con ministri e Gentiloni"
Sulla posizione presa da Calenda, era intervenuta anche la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso che lo aveva invitato al dialgo con gli altri ministri: "Essendo il ministro, forse avrà l'autorevolezza di parlare col ministro del Lavoro, dei Trasporti e con il presidente del Consiglio". Quella della compagnia "è una forma d'intimidazione e ricatto, intollerabile soprattutto sul piano democratico", aveva aggiunto invitando il governo a intervenire "per difendere le leggi del nostro paese, dovrebbe farlo ancora di più perché Ryanair riceve numerosi finanziamenti pubblici". Mentre la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, su Twitter, ha definto il comportamento della compagnia come "arrogante" e "davvero grave".
Le reazioni di Fit-Cisl e Uiltrasporti
Intanto, è arrivata anche la reazione di Emiliano Fiorentino, Segretario nazionale della Fit-Cisl: "La lettera inviata ieri a tutto il personale navigante, piloti e assistenti di volo conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, con quale arroganza e spregiudicatezza la compagnia irlandese continua ad operare nei confronti dei propri lavoratori". Fiorentino ha poi fatto sapere che l’unica lettera attesa "era quella di scuse per la mala gestione operata nei confronti dei dipendenti e di buoni propositi per affrontare il futuro prossimo in un clima più rispettoso verso il lavoro". Poi la conferma dello sciopero per il 15 dicembre, "su tutto il territorio nazionale", per quattro ore (dalle 13 alle 17). Fit-Cisl ha ricordato anche, in un comunicato, che "questa per noi è la seconda azione di sciopero (dopo quella del 7 novembre 2016) in Ryanair, a cui si sono accodate altre organizzazioni sindacali in Italia e in Europa. La prossima settimana sciopereranno anche i dipendenti Ryanair basati in Germania: vedremo se anche a loro sarà riservato lo stesso trattamento o se è solo per i colleghi che operano in Italia". Sulla questione, sono poi arrivate le critiche anche del segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi: "L' atteggiamento senza rispetto di Ryanair verso i lavoratori, gli utenti, i sindacati e le istituzioni italiani ha superato ogni misura".