Casapound, nove condanne per gli scontri con la polizia del 2015

Cronaca
Un'istantanea degli scontri e del materiale sequestrato, immagini dai video della Polizia di Stato sull'episodio (Archivio Ansa)

Otto condanne a 3 anni 7 mesi, e una a 2 anni e 7 mesi per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni. I militanti di estrema destra manifestarono contro l'arrivo di 19 richiedenti asilo a Casale San Nicola, periferia Nord della Capitale

Nove militanti di Casapound sono stati condannati dal tribunale di Roma in relazione agli scontri con le forze dell'ordine del luglio 2015 a Casale San Nicola, periferia nord di Roma. I giudici della V sezione penale hanno inflitto otto condanne a 3 anni 7 mesi e una a 2 anni e 7 mesi. Gli imputati, che manifestarono per impedire il trasferimento di alcuni migranti in una struttura di accoglienza, erano accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni.

I fatti del 2015

Il 17 luglio del 2015 si erano verificati degli scontri tra polizia e militanti di Casapound a Casale San Nicola, alla periferia nord di Roma. La reazione si era scatenata per l’arrivo di 19 richiedenti asilo all'ex scuola Socrate, a cui parte degli abitanti della zona si erano opposti. Erano volate bottiglie contro il pullman su cui erano arrivanti i richiedenti asilo, tra urla, slogan, sassi e cassonetti incendiati. I militanti di Casapound, caschi e volto coperto, avevano tentato di impedire il passaggio, ma la polizia aveva usato i manganelli. Negli scontri erano rimasti feriti 14 agenti e il bilancio finale contava diversi contusi.

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