L'asse si sonodava tra le piazze di Licata, Catania e Messina, e in alcuni casi veniva smerciata anche cocaina. Nove le persone colpite dalle misure cautelari. Sequestrata anche una piantagione a Licata con una serra di circa 3mila metri quadri
Dal 'produttore' direttamente al 'consumatore'. È questo il percorso della droga scoperto dai carabinieri di Agrigento e che la mattina del 5 dicembre ha portato all'esecuzione di misure cautelari nei confronti di nove persone. Era proprio la coltivazione diretta della sostanza stupefacente nelle campagne licatesi, il principale metodo di approvvigionamento utilizzato dal sodalizio per rifornirsi di marijuana che veniva poi rivenduta su tre province della Sicilia. Un asse che si snodava tra le piazze di Licata, Catania e Messina, con lo smercio di grandi quantitativi di marijuana e, in alcune occasioni, anche di cocaina. I componenti del gruppo sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Fra le persone colpite dalle misure cautelari, quattro sono sottoposte agli arresti domiciliari, quattro al divieto di dimora e una all'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Smerciati circa 7 chili di marijuana
L’inchiesta, che ha preso il nome di "Home Made", ha visto crescere un’intensa attività investigativa che si è sviluppata con intercettazioni e pedinamenti che hanno consentito di documentare le modalità di approvvigionamento della marijuana e la successiva capillare cessione al dettaglio tra i giovanissimi, in particolare nelle piazze della movida di Licata, Messina e Catania. Nel corso delle indagini, inoltre, è stato accertato che il sodalizio, grazie a strette amicizie con personaggi del catanese, era riuscito a smerciare nella piazza etnea complessivamente circa 7 chili di marijuana.
Una piantagione con serra da 3mila metri quadri
Trovata e sequestrata anche una piantagione individuata in Contrada Giacobbe a Licata: comprendeva una serra che si estendeva per circa 3mila metri quadri, realizzata con rivestimento in plastica opacizzata. All’interno i militari dell'Arma hanno rinvenuto circa 2.800 piante di marijuana dell'altezza media di 4,5 metri.