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Fondi Sardegna, ex sottosegretaria Pd Barracciu condannata a 4 anni

Cronaca

Il Tribunale di Cagliari ha ritenuto l’ex sottosegretaria alla Cultura nel governo Renzi, colpevole di peculato aggravato, nell'ambito del processo sui soldi destinati ai gruppi del Consiglio regionale sardo e spesi per fini non istituzionali

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Francesca Barracciu, l’ex sottosegretaria alla Cultura del Governo Renzi, è stata condannata a 4 anni di reclusione per peculato aggravato nell'ambito dello scandalo sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna e spesi per fini non istituzionali. La sentenza è stata pronunciata dalla seconda sezione del Tribunale di Cagliari dopo circa un'ora e mezzo di camera di consiglio. Il pubblico ministero Marco Cocco aveva sollecitato per l'imputata 5 anni di carcere.

La condanna

L'ex sottosegretaria alla Cultura, esponente del Pd, era stata rinviata a giudizio per peculato: la Procura le contestava circa 80 mila euro di soldi ricevuti e usati per spese non istituzionali. Per questo era stata rinviata a giudizio e ora condannata a 4 anni di reclusione.

Le dimissioni nel 2015

Nel 2015, poche ore dopo il rinvio a giudizio da parte del gup, Francesca Barracciu si era dimessa dalla carica di sottosegretario ai Beni culturali. La vicenda giudiziaria era cominciata all'indomani delle primarie del centrosinistra - vinte dalla stessa Barracciu - per la scelta del candidato alla regionali sarde del 2014. L'ex europarlamentare aveva ricevuto un avviso a comparire e spiegò che i soldi contestati erano stati utilizzati tutti in rimborsi benzina per viaggi in auto in giro per la Sardegna collegati alla sua attività politica. Dopo le polemiche, Barracciu aveva deciso di fare un passo indietro, lasciando spazio alla candidatura dell'attuale presidente della Regione, l'economista Francesco Pigliaru. L'inchiesta però andò avanti e ha portato al rinvio a giudizio e alla sentenza di oggi.