I ragazzi di San Patrignano in scena a Napoli contro la droga

Cronaca
I ragazzi che stanno terminando il loro percorso presso la Comunità di San Patrignano porteranno in scena lo spettacolo "Lo Specchio, frammenti di una favol@cida" (Foto: Facebook WeFree)
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Il 5 dicembre ottocento studenti partenopei assisteranno alla rappresentazione "Lo specchio", organizzata nell’ambito del progetto di prevenzione WeFree grazie anche al supporto di Sky Italia

Uno spettacolo teatrale per raccontare il dramma della tossicodipendenza e quanto sia faticoso tornare a vivere, per parlare ai giovani di un problema che ben conoscono e che spesso sottovalutano. Il progetto di prevenzione "WeFree" della comunità San Patrignano approda a Napoli, portando le testimonianze dei suoi ragazzi a circa 800 studenti della città partenopea, che nella giornata del 5 dicembre assisteranno alle ore 10.00 presso il teatro Mediterraneo allo spettacolo “Lo Specchio”. A rendere possibile l’evento Sky Italia, che quest’anno ha deciso di supportare concretamente l’iniziativa.

La campagna WeFree

Ogni anno la campagna di prevenzione WeFree di San Patrignano incontra oltre 50mila studenti di I e II grado di tutta Italia. Sono diverse le attività messe in campo: spettacoli e format teatrali di grande impatto, incontri dibattito nelle scuole e workshop teatrali interattivi. "Ci auguriamo di riuscire a coinvolgere i tanti ragazzi che saranno presenti – spiega Patrizia Russi, responsabile del progetto WeFree – Sul palco troveranno ragazzi poco più grandi di loro e sono convinta che si rivedranno nelle loro storie e nei loro atteggiamenti. Non abbiamo nessuna pretesa di insegnargli nulla, solo di farli riflettere su quello che è il loro stile di vita e fargli capire che nella vita c’è sempre una seconda possibilità".  

Lo Spettacolo

Nel caso specifico dello spettacolo "Lo Specchio, frammenti di una favol@cida", i protagonisti dello show racconteranno le loro esperienze ai giovani presenti, mostrando loro storie che parlano di smarrimento, di cadute ma anche e soprattutto di una possibile rinascita, di una vita che può tornare ad essere libera dalle sostanze stupefacenti. Protagonista della vicenda è Melita, una ragazza che si trova a fare i conti con il suo passato: intensi monologhi teatrali si snodano tra pensieri e ricordi, ripercorrendo i momenti cruciali della sua adolescenza, del suo estraniamento e del suo percorso di autodistruzione. Musiche, filmati e citazioni letterarie fanno da cornice e accompagnano un'interpretazione autentica, perennemente sospesa tra forti accenti emotivi e momenti di introspezione. Ad affiancarla Martina e Gennaro. A guidarli il regista Pascal la Delfa, che accompagnerà il pubblico in questa narrazione dall’inizio alla fine. 

Le personalità coinvolte

L’iniziativa ha visto scendere in campo diversi esponenti della politica locale, come le assessore del Comune di Napoli Annamaria Palmieri (Scuola e Istruzione), Alessandra Clemente (Politiche Giovanili) e Roberta Gaeta (Politiche Sociali), che hanno fortemente voluto portare questo evento di prevenzione in città. Subito dopo lo spettacolo, ci sarà spazio anche per un confronto fra i ragazzi in sala, i protagonisti dell’esibizione e alcuni esponenti di associazioni del territorio partenopeo che si impegnano ogni giorno al fianco dei giovani. Fra questi Vito Pacelli, responsabile dell’associazione Amici di San Patrignano di Salerno, Antonio Mattone della Comunità Sant’Egidio, Emilia Leonetti dell’associazione Vivoanapoli e Annabella Marcello, dirigente dell’Itis Leonardo Da Vinci del quartiere di Poggioreale.  

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