Blitz naziskin in associazione pro-migranti di Como: "Stop invasione"

Cronaca
Un frame del video dell'irruzione dal canale YouTube di Ecoinformazione Arci

Alcuni membri del gruppo neofascista “Veneto fronte skinhead” hanno interrotto un incontro di “Como senza Frontiere”, dedicato al tema dell’immigrazione. Saranno tutti denunciati per violenza privata.  La portavoce della rete: “Non ci hanno intimidito”

Saranno tutti denunciati per il reato di violenza privata i membri del gruppo di estrema destra “Veneto fronte skinhead” che martedì sera hanno fatto irruzione in un incontro, in corso al chiostrino di Sant'Eufemia a Como, organizzato da “Como senza Frontiere”, rete che riunisce decine di associazioni a sostegno dei migranti. La denuncia dell’episodio è arrivata con una nota della Federazione provinciale di Rifondazione comunista che spiega come i partecipanti al blitz hanno “obbligato la platea all'ascolto della lettura di un volantino delirante sul tema della cosiddetta 'invasione'”. Non si sono comunque registrati problemi di ordine pubblico, e il gruppo neofascista ha lasciato il posto pochi minuti dopo l'irruzione.

Il comunicato degli skinhead

L’irruzione dei membri di “Veneto fronte skinhead” è stata ripresa in un video, pubblicato sul canale YouTube di Ecoinformazione Arci. Nel filmato, un ragazzo legge un comunicato e parla di “soloni dell’immigrazionismo a tutti i costi, incapaci di vedere che la loro logica malata scarifica i popoli di tutto il mondo sull’altare di un turbo-capitalismo alienante”. “Per tutti voi, figli di una patria che non amate più - aggiunge - siamo qui a ricordarvi che il proprio popolo si ama e non si distrugge. Fermiamo l’invasione. Ora potete riprendere a discutere di come rovinare la nostra patria”.

Denunciati per violenza privata

Ed è proprio grazie al video, spiega la Questura di Como, che la Digos ha potuto identificare già quattro dei membri di “Veneto fronte skinhead” che hanno partecipato al blitz. Intanto le indagini proseguono per individuare tutti i responsabili del gruppo, che saranno denunciati per il reato di violenza privata.

La denuncia di Rifondazione comunista

"Da tempo - si legge nel comunicato di Rifondazione Comunista - denunciamo una pericolosissima deriva di stampo fascista a Como, in Lombardia, in Italia ed in Europa e purtroppo spessissimo sottovalutata dalle istituzioni. Rifondazione Comunista dà la sua massima solidarietà a 'Como Senza frontiere', e chiede con forza e determinazione che le autorità preposte facciano luce sull'identità di chi questa sera ha cercato di intimorire le persone presenti alla riunione".

“Continueremo la nostra battaglia antifascista”

“Hanno cercato di intimidirci ma non ci sono riusciti - ha commentato la portavoce di “Como senza frontiere”, Annamaria Francescato, citata dal sito QuiComo - Abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà che confortano il nostro operato. Di certo non cambieremo nulla rispetto alle nostre attività e continueremo la nostra battaglia antifascista”.

Anpi: “Chiederemo incontro al ministro dell'Interno”

Dura anche la condanna dell'Anpi nazionale, riportata dal sito di Repubblica: "È intollerabile - dichiara la presidente Carla Nespolo - che un gruppo di chiara ispirazione neofascista interrompa una pacifica riunione per declamare uno sproloquio razzista. Questo ennesimo e vergognoso episodio, come anche la vicenda del corso di formazione per avvocati a Verona presentato dal presidente di un'associazione che si richiama al nazismo, impone una reazione politico-istituzionale immediata e strutturale. Chiederemo un incontro urgente al ministro dell'Interno".

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