La magistratura di Tempio Pausania è convinta che dall’esame dei contenuti dei supporti informatici dei tre ragazzi, sospettati di aver indotto la 22enne a uccidersi, possano arrivare risposte importanti
Minacce ed estorsioni
Secondo le ipotesi investigative, la ragazza avrebbe subito minacce, estorsioni, ricatti che avrebbero portata la giovane a togliersi la vita per paura che il video venisse diffuso. Non sembra comunque imminente l'interrogatorio dei tre indagati: il magistrato vorrebbe prima acquisire tutti gli elementi dai supporti informatici ora nelle mani degli specialisti. Nel frattempo, si prosegue sentendo tutte quelle persone che possono aver visto o sapere qualcosa sulla vicenda.
Aggressione mai denunciata
La giovane, pochi giorni prima di uccidersi nella notte, aveva raccontato di aver subito un'aggressione e di essere stata narcotizzata nella propria abitazione da un gruppo di persone che le avevano sottratto alcuni risparmi (circa mille euro). Una vicenda, mai denunciata formalmente, che ha assunto particolare importanza per quanto accaduto successivamente e su cui i carabinieri di Porto Torres e la procura di Sassari avevano aperto un'inchiesta.