Piombino, uccide uomo dopo il furto del telefono e poi gli dà fuoco

Cronaca
Foto d'archivio

Dopo esser stato fermato, avrebbe confessato il sospettato dell’omicidio di Hamdi Fathel, trovato carbonizzato nei giorni scorsi a Piombino. Prima ha colpito la vittima con una pistola, poi ha bruciato l’appartamento per coprire le tracce del suo gesto

Avrebbe confessato l’uomo, una guarda giurata, fermato per l’omicidio di Hamdi Fathel, 32enne tunisino trovato morto in un appartamento a Piombino nei giorni scorsi, carbonizzato e con due monete sugli occhi. Il presunto colpevole è stato bloccato nel corso di un blitz congiunto tra polizia e carabinieri mentre si trovava in un centro estetico di Venturina, per essere sicuri che fosse disarmato. Il movente dell’omicidio sembra essere il furto di un telefonino.

Ucciso con tre colpi di pistola

Nel corso dell'interrogatorio l’uomo avrebbe confessato di aver colpito il tunisino con due colpi di pistola al petto mentre era ancora in piedi e uno alla testa. Sempre nel corso dell'interrogatorio avrebbe confessato inoltre di aver posto le monete sugli occhi della vittima, probabilmente nel tentativo di depistare le indagini. L'uomo non ha saputo spiegare il motivo per cui ha legato il tunisino al letto.

Appartamento in fiamme per nascondere tracce

Compiuto l'omicidio, ha raccontato al pm di aver cercato dappertutto il suo telefonino, del quale si era impossessato Hamdi Fathel e che sarebbe stato all'origine del gesto. Solo dopo averlo trovato, ha raccontato, avrebbe deciso di dar fuoco all'appartamento perché non si trovassero tracce che potevano ricondurre a lui.

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