Ruby ter, la Procura di Torino chiede rinvio a giudizio per Berlusconi

Cronaca
Foto d'archivio Lapresse

La richiesta arriva nell'ambito di uno dei sette filoni in cui è stato spacchettato il procedimento, nell'aprile 2016. L'ex premier è indagato per corruzione in atti giudiziari insieme all'infermiera, poi diventata modella, Roberta Bonasia

La Procura di Torino ha depositato una richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi, nell'ambito di uno dei filoni dell'inchiesta "Ruby ter". L'ex Presidente del Consiglio è indagato per corruzione in atti giudiziari insieme a Roberta Bonasia, 32 anni, di Nichelino, ex infermiera poi diventata modella, accusata di aver ricevuto del denaro per rendere una falsa testimonianza. Questo filone ha preso origine dalla decisione di un gup di Milano dell'aprile 2016 che ha spacchettato il processo principale e ha trasferito gli atti a sette diverse procure per competenza territoriale.

L'accusa: somme di denaro per rendere false testimonianze

Secondo le accuse, svolte originariamente dalla procura di Milano, l'ex premier destinò somme di denaro alla Bonasia, che poi avrebbe reso testimonianze non veritiere nei procedimenti sulle cene di Arcore. Per la donna si è così aggiunta un'ipotesi d'accusa di false dichiarazioni.

Nell'aprile 2016 il procedimento "Ruby ter" suddiviso in sette procure

Nell'ambito del processo "Ruby ter", ora spacchettato in diverse procure, Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari per le testimonianze nei processi sui rapporti con Karima El Mahroug e sul reclutamento delle altre ragazze per le feste nella villa di Arcore. Ad aprile 2016 il gup di Milano dispose lo "spacchettamento" degli atti nelle procure di Torino, Pescara, Treviso, Roma, Monza e Siena, oltre al filone principale di Milano. Il gup accolse in parte l’istanza delle difese, secondo cui per stabilire il tribunale competente a giudicare sugli episodi di presunta corruzione, è necessario verificare dove sia avvenuto il primo episodio contestato.

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