"Ho dato le dimissioni e come mero atto politico ho chiesto anche quelle del consiglio federale". Questo lo sfogo del presidente dimissionario durante la conferenza stampa nella sede della Federazione. Il liveblog di Sky Sport
"Con un gol ora sarei considerato un grande"
Tavecchio spende parte del suo sfogo per rivendicare quanto fatto durante il suo mandato: “Nel 2014 fui il primo a parlare di Var, prima di me solo Biscardi. Abbiamo attivato i centri federali, la riforma dei campionato giovanili, la riforma del calcio femminile, abbiamo una gestione di bilancio che fa invidia a chi è quotato in borsa". E poi: “Chi ha favorito che l'Italia avrà in futuro quattro squadre in Champions?". L'ex presidente della Figc rivendica i successi della sua carriera e aggiunge: "È anche vero che con un gol sarei stato considerato un grande".
Malagò: "Unica soluzione è commissariare la Figc"
E proprio durante la conferenza stampa di Tavecchio, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha annunciato l’intenzione del Coni di commissariare la Figc: ''Mi sembra l'unica soluzione", ha detto il capo dello sport italiano annunciando per mercoledì alle 16:30 una Giunta straordinaria del Coni. Il presidente dimissionario, raggiunto dalla notizia mentre parlava in conferenza stampa, l'ha commentata così: "È molto grave, esistono statuti e regolamenti".
Malagò: "Fatti chiari e oggettivi"
Il presidente del Coni ha spiegato così la sua decisione, motivandola con il fatto che le Leghe di Serie A e B sono entrambe commissariate: "I fatti sono chiari e oggettivi. Se ci fosse stato un Consiglio federale completo, compatto, forte, ci potevano essere anche altre soluzioni finali, ma se in un contesto così eccezionale come l'eliminazione del mondiale, ti ritrovi che alcune componenti prendono posizioni così antagoniste, come Calciatori e Lega Pro, e aggiungi che due componenti neanche esistono, quella di A e di B, non è che serve uno scienziato per arrivare alla conclusione che avevo individuato già da qualche ora".
"Pago per aver scelto Ventura"
Si difende Tavecchio e prende le distante dal ct che non è riuscito a far qualificare l'Italia ai Mondiali di Russia 2018. "Ieri il presidente del Coni Malagò ha rivelato che fu Marcello Lippi a scegliere Gian Piero Ventura come ct in una rosa di quattro nomi, parlando di un incontro durante una cena privata. Ma io non parlo delle cene private, io mi sono sempre assunto la responsabilità dell'arrivo di Ventura, ne siete tutti testimoni. Eppure Tavecchio paga per la mancata qualificazione al Mondiale, un insuccesso sportivo". E alla domanda se ritenga di avere qualche colpa, Tavecchio risponde con amara ironia: "Le mie colpe? Forse non aver cambiato il ct nell'intervallo della partita di Milano. Solo quello..."
"La Lega Dilettanti mi ha tolto il sostegno"
Il pressing intorno a Tavecchio era aumentato nelle ultime ore, ma nessuno si aspettava il passo indietro del presidente. Probabilmente le dimissioni sono arrivate perché erano venuti meno alcuni numeri: si presume per il ritiro della fiducia da parte della Lega Dilettanti, l'unico organismo che avrebbe potuto mandarlo in minoranza. La notizia sarebbe confermata da quanto detto da Tavecchio in conferenza stampa: "La Lega Dilettanti mi ha tolto il sostegno, è stata la mia componente per 18 anni".
Già dopo la mancata qualificazione dell’Italia a Russia 2018 e dopo l’esonero di Ventura, l'ex presidente della Figc aveva scaricato tutte le colpe sull’ex ct: "E' una debacle tecnica: è stata colpa sua”, aveva dichiarato in lacrime l'ormai ex numero uno della Figc. “Ora non sono per niente sereno, non riesco a dormire da quattro giorni. Abbiamo giocato proprio male: con gente alta quasi 1 metro e 90 noi crossavamo in mezzo", ha concluso Tavecchio.