Torino, 15enne insultata sul bus perché nera: inutile che vai a scuola

Cronaca
L'aggressione a bordo di un autobus di linea: nessuno è intervenuto in difesa della giovane (Fotogramma)
Fotogramma_Bus_Torino

La vittima dell'episodio è una promessa del basket. Un uomo sulla sessantina le avrebbe detto: “Finirai sulla strada, torna al tuo Paese”

Presunto episodio di razzismo a bordo di un autobus di linea a Torino. Vittima una 15enne, con padre di origine africana e mamma italiana, che ha denunciato ai Carabinieri di essere stata insultata e presa a calci, “perché di colore”.

Il racconto della giovane

Secondo la ricostruzione della ragazza, come riportato dalle pagine locali del quotidiano "La Stampa", appena salita sull'autobus, un uomo sui 60 anni, senza nessun motivo, le avrebbe sferrato un forte calcio al ginocchio sinistro. L'aggressione si sarebbe verificata la mattina di venerdì 10 novembre mentre la 15enne, studentessa e promessa del basket femminile, si stava recando a scuola. “Mi sono spostata, ho tentato di far finta di nulla - ha spiegato - ma quell'uomo continuava a fissarmi”. E le avrebbe anche detto: “È inutile che tu vada a scuola, tanto finirai sulla strada. Torna al tuo Paese”.

Una promessa del basket

Nessuno dei viaggiatori a bordo del bus della Gtt, l'azienda di trasporti torinese, sarebbe intervenuto in sua difesa, e la ragazzina è arrivata a scuola in lacrime. In seguito, dopo aver parlato coi compagni e al telefono con la madre (la ragazza vive a Torino, distante dalla famiglia proprio per assecondare il suo talento nel basket) la decisione di denunciare l'episodio, sostenuta anche dal presidente della squadra per cui gioca.

Le indagini e la solidarietà

I Carabinieri, dopo aver ricevuto la denuncia della giovane, stanno indagando e sono alla ricerca di testimoni per poter ricostruire l'accaduto. A occuparsi degli accertamenti sono gli uomini dell'Arma di Grugliasco, nell'hinterland torinese. L'assessore all'Immigrazione della Regione Piemonte, Monica Cerutti su Facebook ha espresso solidarietà alla 15enne: "Le istituzioni non possono non stigmatizzare un fatto come questo, la cui gravità è indipendente dal fatto che la ragazza sia o meno di nazionalità italiana - ha dichiarato la Cerutti - è ancor più preoccupante se nessuno sul bus, come viene riportato dai media, sia intervenuto".

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