Cafiero de Raho è il nuovo procuratore nazionale antimafia
CronacaL'attuale capo della procura di Reggio Calabria è stato nominato all'unanimità dall'assemblea plenaria del Csm, dopo il ritiro della candidatura di Scarpinato. A lui si deve l'azzeramento della cupola del clan dei Casalesi con il processo "Spartacus"
Le reazioni
"Grande soddisfazione" per la nomina di de Raho è stata espressa dal vice presidente del Csm Giovanni Legnini, che ne ha evidenziato le "straordinarie doti investigative e una non comune capacità organizzativa dimostrata sul campo". Con questa nomina, aggiunge Legnini, il Csm ha dimostrato di "sapere individuare il magistrato più adatto e meritevole in tempi congrui". Tanti gli attestati di stima anche a Scarpinato, per il "senso istituzionale" dimostrato con il suo passo indietro per dare "un'ampia legittimazione" al nuovo procuratore, come hanno sostenuto tra gli altri Valerio Fracassi e Piergiorgio Morosini (dell’associazione della magistratura Area).
Rosy Bindi ringrazia Franco Roberti
Intanto, la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ha rivolto "un saluto e un ringraziamento al procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, nell'imminenza della conclusione del suo incarico". Bindi, che ha ricevuto in audizione Roberti, ha parlato di un "rapporto particolarmente intenso e proficuo, di tutto questo la Commissione è grata al procuratore Roberti e ai suoi collaboratori, oggi qui anche per una sorta di bilancio". Parlando dell'elezione di Federico Cafiero De Raho a nuovo procuratore nazionale antimafia, Bindi ha detto che l'audizione di Roberti non poteva che cadere in una "giornata più appropriata" e che "avremo occasione di sentire il nuovo procuratore quanto prima, ma ci tenevamo a salutare il procuratore Roberti".
Chi è Cafiero de Raho
Napoletano, 65 anni, Cafiero de Raho è stato a lungo – 22 anni – pubblico ministero a Napoli e ha legato il suo nome al processo “Spartacus”, nato dalle dichiarazioni del primo pentito dei casalesi Carmine Schiavone, che si concluse con centinaia di condanne e portò all'azzeramento della cupola del clan. Di fondamentale importanza nella lotta al crimine organizzato, il processo “Spartacus” è considerato dagli addetti ai lavori l’equivalente campano del maxiprocesso a Cosa Nostra in Sicilia. De Raho è passato nel 2013 al vertice della procura di Reggio Calabria, dove è riuscito a dare un rinnovato impulso alla cattura di latitanti di ‘ndrangheta e all’aggressione al patrimonio illegale dei clan. Importante anche il contributo nell’acquisizione di collaboratori di giustizia: 13 quelli "ottenuti" sotto la sua gestione, oltre a due testimoni. Nel corso della sua carriera, de Raho ha indagato anche su Cosa Nostra, in particolare sul cassiere della mafia Pippo Calò, in relazione all'omicidio del fratello del giudice Imposimato, e sui legami delle cosche con la 'ndrangheta. Cafiero de Raho si è occupato poi di terrorismo interno: all’inizio della sua carriera a Milano, dove è stato pm dal 1979 al 1984, seguì le indagini successive all'omicidio Alessandrini, magistrato ucciso dai terroristi rossi di Prima Linea. A Reggio Calabria è l'esclusivo titolare delle indagini sul terrorismo internazionale.