Appalti, ai domiciliari Romeo e il dg del Cardarelli di Napoli
CronacaLa misura è stata disposta dalla magistratura del capoluogo campano. Ciro Verdoliva, manager della clinica napoletana, sarebbe accusato di corruzione e abuso d'ufficio. Le misure cautelari riguardano in totale 16 persone nell'ambito di tre diversi filoni d'inchiesta
Tre filoni di inchiesta
L'inchiesta della magistratura di Napoli ruota intorno alla figura dell'imprenditore Alfredo Romeo e riguarda tre diversi filoni di ipotesi di corruzione, relative ad appalti riconducibili all'ospedale Cardarelli di Napoli, al Comune di Napoli e alla Soprintendenza per i beni culturali di Roma. L'inchiesta è svolta congiuntamente dalla Dda di Napoli e dalla sezione reati contro il patrimonio della procura del capoluogo campano.
Otto capi di imputazione per Romeo
Le richieste al gip sono state inoltrate, secondo quanto apprende l'Ansa, tra il giugno e settembre scorso. All'imprenditore Romeo sarebbero contestati otto capi di imputazione relativi a presunti episodi di corruzione. Tra le misure di interdizione emesse figurano quelle a carico di Emanuele Caldarera, direttore generale al ministero della Giustizia, e di Rossella Pesoli, funzionaria della soprintendenza archeologica delle belle arti di Roma. Tra i destinatari dei provvedimenti agli arresti domiciliari c’è anche Ivan Russo, dirigente dell'azienda di Romeo, mentre per un altro stretto collaboratore dell'imprenditore, Enrico Trombetta, è stata disposta l'interdizione dall'attività per sei mesi.