Italia pericolante: oltre 40 siti culturali sono a rischio

Cronaca
Lo scorso 19 ottobre un turista spagnolo di 52 anni è morto mentre stava visitando la Basilica di Santa Croce a Firenze (Getty Images)

Secondo una mappatura di Italia Nostra sono molti i beni artistici che versano in uno stato di abbandono lasciando spazio al degrado. Il rischio è che questa ricchezza non valorizzata si trasformi in un pericolo, come successo a Firenze nella Basilica di Santa Croce

Il crollo di un capitello nella Basilica di Santa Croce, a Firenze, costato la vita a un turista spagnolo, fa tornare d'attualità il degrado nel quale versa una parte del patrimonio storico e artistico italiano. Quello che dovrebbe rappresentare una fonte di ricchezza e prestigio, troppo spesso non viene difeso e valorizzato e viene anzi relegato ad uno stato di abbandono. Una situazione ben fotografata dalla seconda edizione della "Lista Rossa", stilata dall’associazione Italia Nostra, secondo la quale sono oltre 40 i siti culturali italiani a rischio.

Italia "pericolante"

L'associazione, alla fine del 2016, attraverso le 200 sezioni presenti da Nord a Sud, ha avviato una mappatura per monitorare lo stato in cui versa il patrimonio storico, artistico e architettonico italiano. Dall'analisi dei beni comuni, dei paesaggi, dei siti archeologici meno conosciuti, ma anche di centri storici, borghi, castelli, palazzi e chiese, è emersa in molte situazioni un'Italia "pericolante".

Cinque i siti "a grande rischio"

Tra i siti individuati, secondo Italia Nostra, cinque sono quelli considerati "a grande rischio" a causa di un’assenza quasi totale di manutenzione e controllo. Fa parte di questa sotto lista l'area archeologica della città antica di Teano (Caserta), dove la mancanza di fondi "ne sta determinando il tragico declino". Al suo interno, secondo quanto riporta Italia Nostra, non viene operata nessuna manutenzione ordinaria al monumento, tanto da obbligarne la chiusura al pubblico. Non migliore la situazione alla Fabbrica Alta a Schio, in provincia di Vicenza, che al momento è svuotata e versa "in uno stato di degrado" con un'accessibilità limitata all'autorizzazione del Comune. Catalogato "a grande rischio" anche il sito delle Scuderie Reali di Villa Ada a Roma. Il complesso - ricorda Italia Nostra - avrebbe dovuto ospitare all'interno di un museo una grande collezione di giocattoli. Ma la giunta Alemanno, ha abbandonato il progetto perché considerato troppo dispendioso e oggi la struttura "è in completo stato di abbandono". Il quarto sito in pericolo sono le torri costiere Sinis Cabras in Sardegna che versano in condizioni molto precarie e che avrebbero bisogno di interventi di consolidamento "senza i quali rischiano di crollare". Ultimo ma non meno importante il Borgo di Fogliano, a Latina. Questo sito, situato sulla riva del lago omonimo, custodisce ritrovamenti archeologici risalenti al II secolo a. C. Nonostante sia molto frequentato dai cittadini, spiega Italia Nostra, la villa e il giardino al suo interno versano in uno stato di "degrado totale" mentre il Casino Inglese, "dopo un restauro iniziato nel 2003 e mai terminato, è inutilizzato".

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