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'Ndrangheta, svolta su 2 omicidi del 1992: tre arresti a Reggio Emilia

Cronaca
In uno dei due omicidi i sicari per farsi aprire la porta di casa avevano simulato un controllo delle forze dell'ordine (Ansa, foto di repertorio)

La polizia di Stato ha eseguito le misure cautelari emesse dal Gip di Bologna. La vicenda sarebbe originata da una faida tra 'ndrine combattuta tra la Calabria e il Nord Italia nei primi anni Novanta

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Svolta nelle indagini di un caso del 1992, che ha portato all’omicidio di due persone nell’ambito di una faida tra ‘ndrine combattuta tra la Calabria e il Nord Italia. La polizia di Reggio Emilia, infatti, ha arrestato tre uomini ritenuti esponenti di spicco di una cosca della 'ndrangheta.

Diverse perquisizioni

La misura cautelare nei confronti dei tre indagati è stata emessa dal Gip di Bologna nell'ambito dell'operazione "Aemilia 1992", coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna - Direzione distrettuale antimafia. I poliziotti della squadra mobile di Reggio Emilia stanno eseguendo anche perquisizioni nei confronti di altre persone coinvolte nelle indagini.

Lotta per l’egemonia

Le indagini sono state in grado di ricostruire la vicenda che ha portato all’omicidio di tre persone che sarebbero state vittime di una guerra per l'egemonia delle attività criminali nelle province di Crotone e Reggio Emilia. A sfidarsi, secondo gli inquirenti, erano la cosca Grande Aracri-Dragone-Ciampà e il sodalizio Vasapollo-Ruggiero. Entrambe le vittime sono state uccise nelle rispettive abitazioni mentre si trovavano agli arresti domiciliari. In uno dei due omicidi i sicari per farsi aprire la porta di casa avevano simulato un controllo delle forze dell'ordine utilizzando una finta auto di servizio e indossando le divise.