Roma, coppia di fratellini danneggia "Titanic" di Lego lungo 7 metri
CronacaI due ragazzini, di 10 e 12 anni, erano sfuggiti alla sorveglianza. L'organizzazione ha chiesto 1.500 euro di danni, ma i genitori non paiono intenzionati a pagare
Una riproduzione in Lego del Titanic in scala 1:40, composta da 200mila pezzi è stata rimessa in sesto dopo che una coppia di fratellini romani, di 10 e 12 anni, ha cercato di testarne la solidità saltandoci sopra. L'episodio si è verificato a Roma, lunedì 16 ottobre, alla mostra Brikmania allestita nel polo culturale Guido Reni District. L'organizzazione ha stimato un danno complessivo di 1500 euro fra manodopera impiegata nelle riparazioni del modello (lungo 7 metri) e pezzi dispersi o deformati. Una cifra che i genitori dei due ragazzini non sembrano intenzionati a pagare integralmente.
L'attacco dei fratelli
La giornata di esposizione era stata tranquilla fino a un quarto d'ora dalla chiusura, quando un addetto alla sicurezza alle prese con l'ultimo giro di sorveglianza ha trovato i fratelli, sfuggiti al controllo dei genitori, intenti a giocare con lo scafo. Uno dei due bambini - il maggiore - saltava in piedi sulla parte anteriore del ponte della nave, mentre l'altro nel tentativo di issarsi e raggiungere il fratello stava tirando giù i mattoncini della fiancata. I genitori, che si erano attardati nella sala d'esposizione dedicata allo spazio, una volta acclarato quanto stava avvenendo, si sono subito resi disponibili alla raccolta dei pezzi dispersi ovunque, ma non è bastato. "Il danno era ormai fatto - ammette Mauro Rigoni, titolare di Venice Exhibition, società produttrice della mostra - Sfortunatamente alcune decine di pezzi rintracciabili solamente in raccolte, rimasti schiacciati dal peso dei bambini con le scarpe, si sono irrimediabilmente deformati e non si incastravano più come prima compromettendo la stabilità di alcune strutture del modello".
Il comunicato dell'organizzazione
All'appello manca ancora la vera "Rose", la riproduzione in Lego dell'attrice Kate Winslet protagonista femminile del film "Titanic", ma l'opera di mattoncini è stata pressoché ripristinata ed è nuovamente disponibile in esposizione. "Il Titanic è già visibile in mostra grazie alla bravura e al tempismo degli artisti che in una notte hanno ricollocato nell'opera quasi tutti i pezzi mancanti", hanno commentato gli organizzatori e produttori della mostra in una nota dell'ufficio stampa del Guido Reni District, "ora si tratta di rintracciare nelle raccolte quegli elementi più difficili da trovare tra cui la minifigura femminile degli innamorati sulla prua che per ora è stata sostituita con somigliante". Nella stessa serata del 16 ottobre, dopo i danni registrati dalla costruzione, due artisti già impegnati nell'allestimento originario dell'opera sono infatti stati convocati d'urgenza dagli organizzatori per identificare i pezzi danneggiati, recuperare dal magazzino eventuali ricambi disponibili e successivamente ordinare i mancanti.
Le responsabilità
"Nel frattempo - prosegue il comunicato - i genitori dei due bambini hanno fatto sapere che non sono disposti a sostenere il costo del danno che ammonta a circa 1500 euro perché attribuiscono alla produzione della mostra una parte di responsabilità per non aver protetto maggiormente le opere esposte. Ci hanno chiesto di giustificare nel dettaglio i costi". I controlli di hostess e steward, ha fatto sapere l'organizzazione sono aumentati. Nei due giorni successivi al danno subito dal Titanic, comunque, il profilo Facebook della Guido Reni Mostre ha rilanciato con ben cinque post la vicenda. Segno che, dopotutto, il caso può comunque trasformarsi in un'opportunità per far conoscere la mostra.