Eseguita l'autopsia sul corpo del 41enne ferito a morte mentre stava mettendo a segno un furto. A sparare un avvocato che è indagato per omicidio volontario
Dodici colpi sparati, almeno tre di questi hanno raggiunto e ucciso Domenico Bardi, il 41enne napoletano morto domenica scorsa mentre stava mettendo a segno un furto in un appartamento di una palazzina in via Palermo a Latina. E' questo l'esito dell'autopsia, condotta dal medico legale Tommaso Cipriani, affiancato da due consulenti di parte nominati rispettivamente dall'avvocato Francesco Palumbo che ha fatto fuoco con la sua 9x21 e dalla famiglia della vittima. Il medico legale ha aggiunto che ci sono altri accertamenti da fare prima di poter chiarire il quadro della situazione. Emerge però che i colpi sono più di due, contrariamente a quanto era stato dichiarato dopo un primo esame esterno sul corpo dell'uomo.
L'esame autoptico
I colpi sarebbero stati sparati dal basso verso l’alto da una distanza di circa 10 metri, la posizione dell’avvocato, indagato a piede libero per omicidio volontario, potrebbe aggravarsi: non avrebbe sparato in aria come aveva riferito. Ma ora serviranno 60 giorni per il referto e si attende anche la perizia balistica che va esaminata per chiarire definitivamente l’accaduto.