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Morto Giorgio Pressburger, pilastro della cultura mitteleuropea

Cronaca
Giorgio Pressburger (Fotogramma)

Autore di romanzi e testi teatrali, lo scrittore si è spento a 80 anni. Ungherese di nascita, nel 1956 si trasferì in Italia in seguito all'invasione sovietica

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È scomparso a 80 anni lo scrittore Giorgio Pressburger, uno dei massimi esponenti della cultura mitteleuropea. Ungherese di nascita, ma naturalizzato italiano, si è cimentato con la redazione di opere di narrativa, testi teatrali e radiofonici, lavorando anche come regista.

La carriera da scrittore

Giorgio Pressburger era nato a Budapest il 21 aprile 1937 da genitori ebrei, entrambi di origini slovacche. Durante la seconda guerra mondiale la sua famiglia riuscì a sfuggire alla sterminio nazista, e nel 1956, in seguito all'invasione sovietica, lasciò l'Ungheria per trasferirsi in Italia. Proprio qui, iniziò la sua carriera di autore di successo, tra i suoi libri più famosi ci sono: "La neve e la colpa", vincitore del premio Viareggio nel 1998; "L'orologio di Monaco", vincitore del Premio Elsa Morante nel 2003; "La legge degli spazi bianchi", finalista al Premio Viareggio; "Sulla fede"; e "Storia umana e inumana", opera in cui conduce il lettore in una sorta di viaggio dantesco tra grandi filosofi, artisti e personaggi della contemporaneità. Insieme al gemello Nicola, scomparso nel 1986, redasse invece "Storie dell'ottavo distretto" e "L'elefante verde". Nel 2010 Pressburger vinse inoltre il Premio Alabarda d'oro alla carriera per la letteratura.

Drammaturgo, regista e politico

L'autore ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche per la sua attività di autore teatrale, vincendo il Premio Pirandello per "La partita" e il premio Flaiano per "Le tre madri". È stato anche regista teatrale e cinematografico, si è occupato di musica e ha collaborato con i principali quotidiani italiani. Intellettuale a tutto tondo e uomo dalla profonda coscienza politica, ha ricoperto anche incarichi istituzionali: è stato assessore alla cultura del Comune di Spoleto dal 1995 al 1998, direttore dell’Istituto italiano di cultura a Budapest e nel 2009 si è candidato con l'Italia dei Valori alle elezioni Europee. È stato inoltre promotore e direttore del Festival Mittelfest di Cividale del Friuli, manifestazione che celebra la cultura e l'anima del centro Europa.